Extremely Fuckable

NC-17 | Chibs Telford/Juice Ortiz

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    Titolo: Extremely Fuckable
    Fandom: Sons of Anarchy
    Personaggi: Chibs Telford, Juice Ortiz
    Genere: Introspettivo, Erotico
    Rating: Rosso
    Avvertimenti: Oneshot, Slash, lemon
    Conteggio Parole: 1460
    Prompt: Chibs Telford/Juice Ortiz, Prospect!Juice, "Perché non mi fai una sega, ragazzo?"
    Note: 1. Scritta per il p0rnfest #7.
    2. Dedicata all’amore mio >w<
    3. Non betata<3






    Juice non era costretto a farlo, ne era pienamente consapevole.
    Pur essendo un Prospect - e di lavori umilianti quindi ne faceva a bizzeffe -, quello non era un suo compito. Anzi: non doveva proprio esserlo.
    I membri effettivi di SAMCRO scherzavano spesso facendo battute a sfondo omosessuale, si stuzzicavano e giocavano tra loro, ma non avevano mai superato la barriera della 'parola' per farla sfociare nel 'fisico'. Quindi, quello che stava per fare andava ben oltre i limiti imposti dai loro ‘ruoli’... ma gli era bastato sentire Chibs pronunciare le parole « Perché non mi fai una sega, ragazzo?», per decidere che sì: gli avrebbe fatto quella stramaledetta sega e qualsiasi altra cosa gli avesse chiesto.
    Si sedette allora sul tavolino davanti alla poltrona nella quale era seduto Chibs e gli rivolse un leggero sorriso - tastava il terreno perché c’era sempre l’opzione dello scherzo e non voleva saltare a delle conclusioni affrettate.
    « D’accordo», rispose.
    Chibs alzò un sopracciglio e piegò le labbra verso l’alto.
    « Non pensavo avessi queste… inclinazioni», dichiarò.
    « Ti fai qualche problema per una mano? Non ti sto dando mica il culo, Chibs», ribatté Juice prontamente.
    L’uomo si sollevò un poco per avvicinarsi a lui, come se non volesse alzare troppo la voce.
    « Me lo daresti?», chiese con un tono basso e roco che riuscì a far arrossire un poco il portoricano.
    « Se... se me lo chiedi gentilmente», sussurrò in risposta Juice.
    Stavano scherzando o stavano realmente ‘progettando di scopare’?
    Juice si morse le labbra per il nervoso, restando in attesa di una risposta da parte di Chibs che, fortunatamente, non tardò ad arrivare.
    « Se sei bravo con la mano, possiamo lavorarci».
    Non era ancora del tutto certo riguardo alle intenzioni dello scozzese, ma giunto a quel punto Juice si sentiva quasi in dovere di osare , e spinse semplicemente la mano tra le gambe di Chibs.
    Chiuse istintivamente gli occhi, pronto a subire l’ira dell’uomo. Tuttavia questo non reagì in modo 'violento', e Juice prese quella reazione sia come una risposta affermativa che come autorizzazione ed andare avanti.
    Mosse quindi la mano sui jeans di Chibs, alzando lo sguardo giusto per vedere l'uomo leccarsi lentamente le labbra. Quel gesto donò al portoricano un lungo brivido lungo la schiena, ma non lo fermò dal continuare a muovere le dita sul sesso di Chibs, sentendolo diventare sempre più duro in risposta alle sue attenzioni.
    Lo scozzese non commentò, ma aprì un po' di più le gambe e si lasciò sfuggire un sospiro che ebbe il potere di far gonfiare il petto di Juice per l'orgoglio. Soddisfatto, il giovane proseguì con le sue lente carezze, interrompendole solo quando decise di aprire i jeans di Chibs.
    Una piccola parte di sé quasi non credeva ancora a quello che stava facendo, e quando scostò i boxer e strinse finalmente tra le dita l'erezione dello scozzese quasi non aveva il coraggio di abbassare lo sguardo. Gli bastava sentirla sulla mano per sapere quanto era grande e dura… e la cosa non poté far altro che donargli un brivido di piacere.
    Juice trattenne un gemito e non riuscì a non pensare stupidamente che era tutto vero.
    Stava facendo davvero una sega a Chibs, e vista la discussione precedente, con molte probabilità ci avrebbe anche fatto sesso.
    Non poteva chiedere di meglio. Era attratto dall'uomo sin da quando gli aveva consegnato il gilet da Prospect.
    « Ti renderemo la vita un inferno», gli aveva detto con quel suo maledetto accento, per poi aggiungere con tono quasi più confidenziale e 'paterno' un: « Ma se vuoi davvero portare i nostri colori, devi stringere i denti e andare avanti, Juicy», accompagnando il tutto con un leggero sorriso che aveva messo in evidenza le sue cicatrici. E Juice aveva rapidamente cancellato il 'paterno' dall'elenco di aggettivi per descriverlo per sostituirlo con un 'estremamente scopabile'.
    Quindi, tutto in quella situazione sembrava volgere a suo favore, e stringendo il pugno attorno all'erezione di Chibs iniziò a pomparla con energia, soffermandosi di tanto in tanto sul glande e sui testicoli, senza mai interrompere il contatto visivo tra i suoi occhi e quelli dell'uomo... se non per abbassarlo quando vide di nuovo la lingua dello scozzese fare capolino fuori dalla bocca socchiusa ed a sua volta si leccò le labbra, incantato da quel movimento e dai rochi sospiri che gli sentiva emettere.
    Non fece quasi in tempo a pensare a come sarebbe stato farsi baciare da Chibs - era una cosa troppo 'intima' e 'romantica' -, che questo si spinse rapidamente verso di lui, afferrandolo per la nuca per far scontrare le loro labbra in un bacio.
    Mugugnò stupito per quel gesto inaspettato, gemendo quando la lingua dello scozzese penetrò nella sua bocca, sollecitandolo a rispondere.
    Juice faticò un poco per riprendersi da quell'assalto - sentiva in bocca il sapore della birra che Chibs aveva bevuto fino a qualche istante prima -, e riprendendo a muovere la mano, cercò di ricambiare il bacio con altrettanta foga.
    Chiuse gli occhi, inspirando il profumo del suo compagno e provando poi solo un leggero fastidio nel sentire la barba di questo pizzicargli il volto - non era davvero 'fastidioso', poteva benissimo farci l'abitudine.
    « Noto un certo... impegno, ragazzo», mormorò lo scozzese qualche momento dopo, concedendogli di riprendere fiato, « Vuoi proprio essere scopato».
    Juice non riuscì a non arrossire per quell'affermazione, e stringendo il pugno con più decisione contro l'erezione di Chibs cercò quasi di punirlo.
    « Non mi sembra che ti dispiaccia», ribatté cercando di farsi più vicino, allargando a sua volta le gambe per poter sfregare il palmo aperto della mano sul suo sesso ancora rinchiuso dentro i jeans.
    « Mai detto il contrario», rispose l'uomo, rubandogli un altro bacio e donandogli delle leggere carezze sulla nuca rasata. Juice rabbrividì per quei lievi tocchi, e sospirando contro le labbra di Chibs cercò di continuare a masturbarlo e a muovere la mano sulla sua erezione.
    Si scambiarono altri baci con foga, ansimando bocca contro bocca quando il respiro veniva a mancare ad entrambi.
    « E se ti chiedessi... di succhiarmelo?», domandò d'un tratto Chibs, mordendogli il labbro inferiore.
    Juice tremò ancora, mugugnando per quell'erotica proposta e per i denti dello scozzese che molestavano ancora la sua bocca.
    « Chiedimelo», mormorò dopo aver trattenuto per qualche istante il respiro.
    « Succhiamelo».
    E senza aggiungere altro, il portoricano abbassò lo sguardo prima di scivolare in ginocchio tra le gambe di Chibs. Tremò per l’eccitazione nel trovarsi in quella posizione, e stringendo la mano sui suoi pantaloni, massaggiò ancora l'erezione dello scozzese con le dita poi, chiudendo gli occhi, fece calare le labbra sul glande.
    Lo leccò lentamente compiendo dei piccoli movimenti concentrici prima di inclinare il capo e far scivolare l'asta all'interno della bocca.
    Sentì la punta sfregare contro il palato e i denti sfiorare quella sensibile pelle calda e dura. Mosse il capo all’indietro, poi di nuovo avanti stringendo le labbra e piegando la testa di lato per muoversi meglio senza rischiare di soffocare - era maledettamente grande, non era certo di riuscire a prenderla del tutto in bocca.
    Per la prima volta sentì lo scozzese emettere un vero e proprio gemito, e compiaciuto per quel risultato continuò a leccare e a stringere la bocca, aiutandosi con la mano ancora stretta attorno alla base.
    Serrò con più forza gli occhi per lo sforzo, mugugnando quando sentì di nuovo le dita di Chibs carezzargli la nuca - percorrevano con i polpastrelli i tatuaggi ed i capelli.
    Solo in quel momento trovò il coraggio per guardare l’uomo, ed alzando lo sguardo incrociò subito le liquide iridi dello scozzese che lo osservavano quasi fameliche.
    Per quanto assurdo potesse sembrare, Juice si sentì arrossire ancor di più, ed aumentando il ritmo cercò di soddisfare Chibs il più possibile, ottenendo come ‘premio’ per lo sforzo dei gemiti e dei leggeri movimenti del bacino, che divennero quasi degli scatti nervosi quando questo raggiunse l’orgasmo.
    Il portoricano rimase immobile quando sentì il seme di Chibs schizzargli in bocca, e sconvolto per quanto era appena successo neanche si rese conto di essere venuto a sua volta nei pantaloni.
    Si allontanò quasi subito, tappandosi la bocca con la mano per evitare di sputare tutto sul pavimento. Non era la prima volta che aveva un rapporto orale con qualcuno - era cresciuto nel Queens: era praticamente impossibile non avere esperienze -, ma non aveva mai lasciato che i suoi amanti venissero nella sua bocca.
    Con Chibs però non era stato in grado di allontanarsi. Era troppo coinvolto.
    « Tutto bene, ragazzo?», domandò lo scozzese, notando la sua espressione stupita.
    Juice annuì, riuscendo ad ingoiare il seme dell’uomo, e rivolgendogli poi un mezzo sorriso come per rassicurarlo.
    Anche Chibs ricambiò piegando le labbra verso l’alto, e prendendogli il volto tra le mani si spinse verso di lui per baciarlo - Juice non si stupì più di tanto, lo scozzese era molto 'fisico' e dimostrava il proprio affetto con abbracci e baci.
    « Non male», commentò, strappando una risata al portoricano.
    « Mi devi una scopata, Chibbie», ribatté Juice.



     
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