[Le 5 Leggende] Waiting

NC-17 | Jack Frost/Jamie Bennet

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    Titolo: Waiting
    Fandom: Le 5 Leggende
    Personaggi: Jack Frost, Jamie Bennet
    Genere: Introspettivo, Erotico
    Rating: Rosso
    Avvertimenti: OneShot, Slash, What if? (E se…), Future!Fic, Lemon
    Conteggio Parole: 1602 (FiumiDiParole)
    Note: 1. Partecipa al p0rn fest #6 @ fanfic-italia. Prompt: " Avevo paura di non vederti arrivare."
    2. Jamie ormai è grandicello… ed il resto vien da sé XD
    4. Non betata. Assolutamente non betata!



    Fu un leggero vento freddo a destare il ragazzo dal suo leggerissimo sonno.
    Aprì subito gli occhi, carico di aspettativa, mentre un nome si formava sulle sue labbra: " Jack Frost..."
    " In persona.", la familiare voce del Guardiano lo fece sorridere.
    " Ti... aspettavo...", rispose Jamie mettendosi seduto sul materasso ed osservando l'altro in piedi sulla finestra aperta.
    " Come ogni notte...", ribatté prontamente Jack, raggiungendo con un piccolo balzo il letto del giovane.
    Il materasso gemette sotto il suo peso, ma non se ne curò, preferendo invece stringere subito a sé il ragazzo come per fermare la frase che stava per pronunciare.
    " Avevo paura di non vederti arrivare.", rispose sincero il ragazzo, stringendo a sua volta Jack, sentendosi non poco sollevato dal sentire ancora una volta la consistenza di quel corpo contro il suo.
    " Non dirlo neanche per scherzo! Verrò sempre!", dichiarò il Guardiano.
    La sua non era una bugia, anzi, era una promessa che aveva fatto a sé stesso e l'avrebbe mantenuta fino alla fine... anche quando Jamie si sarebbe dimenticato di lui - aveva quasi diciotto anni, prima o poi sarebbe successo.
    " Grazie Jack..."
    " Se poi continui ad aver paura...", il Guardiano sciolse l'abbraccio con un ghigno divertito. " La prossima volta potrebbe venire a trovarti Pitch!"
    Jamie scosse il capo, scostando le coperte per far distendere l'altro con sé.
    " Arriveresti tu in ogni caso... mi fido di te."
    Frost, una volta sotto le coperte, lo abbracciò ancora.
    " Lo so..."
    Era quasi cieca la fiducia che il ragazzo riponeva nei suoi confronti... e Jack non riusciva a separarsi da lui.
    Come una catena che lo teneva legato a Jamie, il Guardiano si sentiva quasi costretto a raggiungerlo ogni notte e a raggiungere lasciarsi andare tra le sue braccia. Quello che facevano era sbagliato, ma era diventato una necessità per entrambi.
    Baciarsi e carezzarsi era diventato quasi come respirare, i loro corpi avevano bisogno di quella intima vicinanza...
    Jack non sapeva cosa fosse per Jamie - e non voleva saperlo: avrebbe reso le cose troppo complicate -, ma sapeva cosa significava per se stesso.
    Era avventura e calore. Piacere e scoperta.
    Qualcosa che in trecento anni non aveva mai sperimentato.
    Quando era morto non sapeva neanche cosa fosse il sesso - i tempi erano diversi, e i ragazzi di quel nuovo millennio erano fin troppo preparati -, e dopo tutti quegli anni lo aveva scoperto con un 'mortale'.
    Con il primo bambino che aveva creduto in lui e che aveva visto crescere e cambiare.
    Jamie era importante per lui.
    " Jack...", il caldo respiro sulle sue labbra fredde lo spinse a baciarlo di nuovo, esplorando la bocca del giovane fino a perdere il fiato - adorava il suo sapore, ed avrebbe continuato a baciarlo anche per ore sempre e solo per sentire il calore dell'altro su di sé.
    Jack ormai ricordava la sua vita passata, ma non aveva memoria né del calore della sua famiglia, né di quello che poteva provare sulla sua pelle... era sempre fredda, tranne quando era con Jamie.
    Il ragazzo lo spogliava e si lasciava a sua volta privare degli indumenti, poteva carezzare il suo corpo e baciarlo. Poteva fare qualsiasi cosa con Jamie, anche sentirsi una ‘persona normale’.
    Non era un Guardiano, né aveva oltre trecento anni… era semplicemente Jack Frost.
    Ridacchiò contro il petto glabro di Jamie e, sentendosi leggero come una piuma - privo di ogni preoccupazione -, continuò a lambire la calda pelle del ragazzo con le labbra e con la lingua.
    Si soffermò su un capezzolo, leccandolo fino a sentirlo diventare duro per poi spostarsi sull'altro, riservandogli lo stesso trattamento.
    Jamie sospirava e tremava sotto di lui, e solo quando sentì una certa urgenza nei suoi versi Jack si permise di far giungere le mani sui fianchi del giovane, abbassandogli l'intimo ed iniziando senza alcuna esitazione a toccarlo.
    Ricordava come lo prime volte la sua curiosità avesse fatto quasi irritare il ragazzo in preda alla frustrazione, ma ormai non avrebbe più commesso lo stesso errore.
    Conosceva il corpo di Jamie, sapeva dove baciarlo e come toccarlo per farlo gemere più forte... e non c'era cosa che più adorava del sentirlo abbandonato sotto di sé, travolto dal piacere che riusciva a donargli.
    " Jamie...", spostò lentamente le labbra verso l'alto, tenendo gli occhi ben puntati sul viso arrossato del giovane.
    " S-sì?", le parole uscirono quasi a fatica dalla bocca socchiusa di Jamie.
    Jack scosse il capo, concedendosi un leggero ghigno quando iniziò ad aumentare l'intensità delle sue carezze sull'erezione di Jamie.
    Non voleva dirgli niente, voleva solo la sua attenzione.
    Lo chiamò ancora e ancora, specchiandosi negli occhi del ragazzo lucidi per il piacere.
    Presto Jamie iniziò ad assecondare i movimenti della mano del Guardiano, incapace di resistere ancora a quelle carezze e solo in quell'istante Jack decise di averlo toccato abbastanza.
    Un verso frustrato, e forse una mezza imprecazione, scossero Jamie.
    " Jack!", esclamò indignato, lanciando un'occhiata torva al suo compagno che la ricambiò prontamente con un ampio sorriso.
    " E divertente vedere la tua faccia in questo momento!", dichiarò ridacchiando Jack, facendo ricordare al più giovane di non avere davanti un ragazzo qualsiasi, ma il Guardiano del Divertimento - in quelle situazioni tendeva a dimenticarlo.
    Jack non sarebbe mai stato 'normale' ai suoi occhi, ma non erano l'immortalità o le doti 'magiche' a renderlo speciale agli occhi di Jamie... era semplicemente la sua presenza, il suo carattere e tutto ciò che era in grado di trasmettergli sin da quando si erano conosciuti.
    " Sei un..."
    " Essere magnifico. Lo so già, ma non smettere di ripeterlo.", lo fermò Jack divertito, rubandogli un veloce bacio.
    " Non... non volevo dire quello!", rispose Jamie, senza trattenere una risatina - non riusciva ad essere davvero arrabbiato, oppure offeso, con il Guardiano.
    " Qualsiasi cosa sia... te lo farò dimenticare.", concluse Jack, baciandolo ancora con più decisione e Jamie, davanti a quell'affermazione, non poté far altro che fargli ragione... soprattutto quando le dita fredde del Guardiano si insinuarono tra le sue natiche.
    Da quel momento in poi, la sua mente si svuotò quasi del tutto, reagendo solo alle sollecitazioni delle falangi di Jack.
    Si lasciò esplorare con attenzione, sibilando inizialmente per un poco di fastidio, poi sospirando quando il Guardiano raggiunse la sua metà.
    Sfregò le dita con attenzione sulla prostata del giovane, allargando poi le dita per prepararlo ad accogliere il suo sesso che sentiva già eccitato e pronto a scoppiare.
    Non aveva mai provato una sensazione simile in vita sua e, per quanto adorasse quei momenti... ogni volta si lasciava prendere dalla curiosità o dalla fretta, guidato da una frenesia quasi adolescenziale - non poteva definirla in altro modo.
    Infatti non perse tempo, e continuando a prepararlo, con l'altra mano riprese a carezzarlo. Stimolato in quel modo, Jamie si dovette mordere le labbra per non gemere troppo forte, allargando al tempo stesso le gambe e sollevando il bacino alla ricerca di un contatto maggiore.
    Jack non si fece pregare oltre - se solo avesse avuto più esperienza, o controllo, si sarebbe sicuramente divertito nel torturarlo -, e allontanando le dita dall'orifizio del ragazzo, andò quasi a distendersi sopra di lui.
    Il cuore di Jamie batteva furioso, ed il suo corpo - ormai sudato ed eccitato - era talmente caldo che sarebbe anche riuscito a sciogliere in ghiaccio. Era affascinante ed inebriante quella sensazione, ed il Guardiano la seguì lasciandosi guidare dalla necessità che avvertiva.
    Entrò lentamente nel corpo del ragazzo, aiutandolo a bloccare i gemiti con nuovi baci, cercando a sua volta di controllarsi - era caldo e stretto, quasi soffocante... e soprattutto immensamente piacevole.
    Jamie sospirò il suo nome, allungando le braccia per stringere il suo compagno in un abbraccio, carezzandone i morbidi capelli argentati e lasciandosi avvolgere dal profumo di Jack - profumava di dolce, e lo adorava.
    Il Guardiano si mosse ancora, spingendo il suo sesso fino ad entrare completamente dentro il corpo del ragazzo.
    Entrambi si concessero un gemito roco e, scambiandosi un altro bacio, iniziarono a muoversi.
    Dapprima un leggero fastidio fece irrigidire Jamie, ma le labbra di Jack con le sue carezze lo portarono presto a dimenticare il dolore.
    Assecondò ogni movimento con il bacino, desiderando che il Guardiano fosse davvero suo, che restasse per sempre con lui... ma sapeva come sarebbe andata a finire.
    " J-Jack...", lo strinse con più forza a sé, trattenendo ancora una volta i suoi sentimenti troppo sbagliati.
    Il Guardiano gemette piano, ricambiando l'abbraccio del giovane ed iniziando a masturbarlo per fargli raggiungere con lui il piacere. Fu infatti Jamie a venire per primo, sporcando i loro corpi con il tuo caldo seme, venendo poi subito imitato da Jack che riversò il suo orgasmo dentro il suo compagno.
    Travolti da quell'ondata di piacere, restarono parecchi minuti fermi e stretti in un abbraccio sporco ma appagante.
    Il primo a riprendersi fu Jamie che, stancamente, afferrò un pacchetto di salviette dal comodino - ormai lo teneva sempre a portata di mano - per darsi una leggera e veloce ripulita.
    Jack lo imitò, ridacchiando divertito per il 'disastro' che avevano combinato - era pur sempre il Guardiano del Divertimento -, per poi rivestirsi quasi velocemente sotto lo sguardo stanco e quasi del ragazzo.
    C'erano tante cose che il giovane gli avrebbe voluto dire - invitarlo a restare per tutta la notte anziché scappare, ad esempio, ed anche rivelargli i suoi impossibili sentimenti -, ma non riusciva a parlare.
    Temeva di allontanarlo in quel modo, e preferiva tacere piuttosto che rischiare di perderlo.
    " Allora ci vediamo.", lo salutò il Guardiano, ignaro che il ragazzo fosse animato dai suoi stessi timori e sentimenti.
    " Domani?", esclamò subito Jamie. " Verrai domani?"
    Jack sorrise nel sentire quella domanda, e trattenendosi dal rispondergli che sarebbe tenuto per sempre... preferì di gran lunga esibirsi in un ghignò divertito.
    " Farò del mio meglio, ma tu non avere troppa paura... potresti davvero svegliare Pitch!", e con quell'affermazione abbandonò la stanza di Jamie, lasciando ancora una volta mute le loro vere necessità.



     
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