[Death Note] Missing Piece

Per Tutti | Mello/Near

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    ~ The Huntress Princess
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    Titolo: Missing Piece
    Fandom: Death Note
    Personaggi: Near, Mello
    Genere: Introspettivo
    Rating: Verde
    Avvertimenti: What if? (E se…)
    Conteggio Parole: 901 (FiumiDiParole)
    Note: 1. Dedicata a Lara :3 spero ti piaccia!
    2. Non guardo/leggo Death Note da una vita e non so neanche se questa è un’idea trita e ritrita XD ma ormai è fattaXD


    { Missing Piece ~



    Aveva ormai perso il conto di quante volte aveva svuotato quella scatola sul pavimento, spargendo in ogni dove i pezzi bianchi del suo puzzle.
    Era uno ricordo dell'istituto. L'unico puzzle che non era mai stato in grado di completare.
    Non per pigrizia o incapacità ma... per un pezzo mancante.


    Semi disteso per terra, Near componeva il suo puzzle con ferma concentrazione e silenzio.
    I candidi pezzi brillavano carezzati dai leggeri raggi solari che penetravano dalle grandi vetrate della sala, ma non era infastidito da quel riverbero.
    In realtà era raro che qualcosa lo infastidisse. Near viveva in un mondo tutto suo talvolta, si estraniava dalla vita dell'istituto e si concentrava solo suoi giocattoli o sugli studi, nei quali eccelleva.
    Era una dote naturale che, grazie all'istituto, non sarebbe stata ignorata: anzi, sarebbe stata valorizzata al meglio.
    Ovviamente non era l'unico a possedere quelle doti, esistevano altri ragazzi come lui ma l'unico che si avvicinava alla sua bravura era Mello.
    Era quello che i ragazzini più piccoli dell'istituto definivano la 'sua nemesi' e che i più grandi chiamavano 'eterno secondo', ma Near non utilizzava nessuno di quei termini quando pensava all'altro.
    Vedeva il suo compagno come una sfida - un passo falso e sarebbe stato secondo anche lui - ma, sopratutto, Mello era ciò che lui non aveva.



    Unì dei pezzi, finendo la linea superiore con facilità.
    Immancabilmente i suoi pensieri erano andati a Mello e all'infanzia trascorsa all'istituto.
    Lui ed il compagno erano cresciuti insieme e sin dall'inizio aveva saputo che solo unendosi potevano risolvere ogni cosa.
    Si completavano a vicenda, esattamente come ogni pezzo di quel gioco, e proprio quel puzzle era legato ad un evento con l'altro ragazzo.
    Uno dei numerosi scontri avuti con Mello e che gli aveva impedito di completare il suo gioco.
    Ricordava quel pomeriggio proprio per quello, perché Near non aveva mai lasciato incompiuto uno dei suoi puzzle.


    Mello sapeva benissimo che, anche se gli rivolgeva la parola, Near l'avrebbe ignorato... eppure si ostinava a cercarlo.
    Non per amicizia, ma per dichiarargli il suo odio e avvertirlo che prima o poi lo avrebbe sconfitto.
    Lo faceva più per bisogno di darsi la carica e non arrendersi mai, ma ormai era più che altro diventata un'abitudine.
    " Sto parlando con te!", esclamò, quando ovviamente capì che le sue parole non erano servite a niente.
    Near lo aveva sentito ma il puzzle aveva la precedenza: Mello avrebbe rifatto quella scenata il giorno dopo e quello dopo ancora.
    Non lo ignorava per cattiveria, ma solo perché voleva finire quel puzzle.
    L'altro lo sapeva e, irritato dall'idea di essere secondo anche ad un gioco, lo afferrò per il colletto del maglione chiaro che indossava e lo sbatacchiò un po' come era solito fare.
    Near era più piccolo di lui ed era semplice prendersela con lui.
    " Devi guardarmi quando ti parlo!", esclamò ancora, cercando gli occhi dell'altro
    Li incrociò quasi subito, ma il più piccolo li abbassò di nuovo iniziando ad arrotolare sull'indice una ciocca dei suoi capelli.
    " Stai calpestando il puzzle, Mello.", gli fece presente con voce calma.
    Istintivamente l'altro abbassò lo sguardo, notando che era effettivamente vero... ma non gli importava.
    Quel puzzle non aveva valore per lui e, assumendo un'espressione irritata alzò troppo velocemente il capo, andando a colpire con la fronte il naso del più giovane.
    Near non era solito parlare troppo né lamentarsi troppo, ma a quella botta inaspettata dovette lasciarsi sfuggire un gemito di dolore. Mello non se lo lasciò sfuggire, e quando vide il sangue imbrattare i vestiti chiari dell'altro ed il pavimento, lo lasciò subito come spaventato.
    Il più piccolo si portò stupito la mano sul naso, osservando poi il sangue che la colorava quasi con interesse.
    Agli occhi di Mello, Near apparve per la prima volta 'umano' - tutto quel bianco era quasi anormale per lui -, e mosso da chissà quale altro pensiero gli sfiorò la spalla, quasi preoccupato... come se volesse chiedergli scusa.
    Sconvolto da quel pensiero, allontanò subito l'arto e senza dire niente scappò via per sfuggire agli insegnanti che accorsero per aiutare il più giovane.
    Quella sera, dopo essere stato medicato - e Mello messo in punizione -, riprese in mano il suo puzzle, scoprendo alcuni pezzi leggermente sporchi di sangue.
    Li osservò curioso per qualche istante poi li pulì con attenzione prima di rimettersi a giocare senza più interruzioni.
    Riuscì a continuarlo, ma giunto alla fine scoprì un angolo mancante.
    Lo cercò con lo sguardo ma non riuscì a trovarlo.



    Mise l'ultimo pezzo che possedeva ed osservò il quadratino vuoto all'angolo giocando distrattamente con i suoi capelli.
    Non aveva mai trovato quel tassello mancante del suo puzzle, ma in un certo qual modo era convinto fosse in buone mani.
    Sapeva di non averlo perso.
    Sapeva che quello era solo uno dei dispetti di Mello nei suoi confronti.
    Senza quel pezzo Near non avrebbe mai completato quel puzzle e, anche se c'erano buone possibilità che l'altro avesse buttato l'angolino, gli piaceva pensare che Mello lo custodisse ancora pronto a rinfacciargli che senza di lui non poteva niente.
    Che solo con il suo intervento poteva finire quel gioco perché Mello non era secondo a Near, era un suo pari...
    Sapevano che quella era la realtà dei fatti, ma ciò che non sapevano era che presto solo una loro inconsueta alleanza avrebbe permesso al più giovane di svelare uno dei misteri più grandi di quell'ultimo secolo.
    E non sapevano neanche che il prezzo che avrebbero dovuto pagare sarebbe stato troppo alto.
    In uno modo o nell'altro quel puzzle sarebbe rimasto sempre incompleto.
    Perché Mello era esattamente come quell'angolo per Near: ciò che gli mancava per essere perfetto... e non lo sarebbe mai stato.


     
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