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SupeRota.
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Ok, prima cosa.
immaginarmi Alfred legato ad un letto da Ivan è stata una cosa che ha seriamente destabilizzato il mio povero e infermo auto controllo. Non so, probabilmente ti diverti a immaginarti i tuoi lettori mentre si disperano per quelle dannate frasi che tu - CASUALMENTE - metti qua e là giusto per lanciare all'immaginazione fin troppo fervida immagini, sviluppi, intere trame sui personaggi che gestisci.
Dio, potrei odiarti per questo.
E Ivan con la vodka. Che... che vuole fare QUELLO con Alfred. Cioè, no, probabilmente non ti rendi conto - o forse sì, ma questo vorrebbe dire che tu sei più malvagia di quello che pari ù.ù
Dicevo, non ti rendi conto di quanto sono entrata in visibilio per ciò *ç*
*devi capire che questa fan fiction per me è essenzialmente RusAme, altro che FrUk X°°°°D*
Ma parlando anche del resto.
Ecco, in questo capitolo direi che ho trovato estremamente triste Arthur. La solitudine, lo so per esperienza, è una gran brutta cosa. L'uomo nn è fatto per restare da solo, non è nella sua natura. E questo concetto l'hai esplicato benissimo nel personaggio dell'inglese.
Francis, dall'altra parte, ha finalmente capito che prima di tutto si deve pensare a sé stessi, e questo non è per nulla egoistico messo in certi contesti - come quello che è arrivato a vivere. Mi è piaciuto. Davvero.
Bon, e con questo direi che ci si può vedere all'epilogo, mia cara <3.