8. Réveil

NC-17 | Francia/Belgio, Inghilterra, Spagna

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    ~ The Huntress Princess
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    Titolo: Ah, l’Amour...
    Titolo del Capitolo: Réveil
    Fandom: Axis Powers Hetalia
    Personaggi: Francia (Francis Bonnefoy), Spagna (Antonio Fernandez Carriedo), Inghilterra (Arthur Kirkland), Belgio (Bella)
    Genere: Introspettivo, Malinconico
    Rating: Giallo
    Avvertimenti: Lemon, Het, What if? (E Se...)
    Conteggio Parole: 1926 (Fiumi di Parole)
    Note: 1. Nessun background storico, ho inserito l’avvertimento What If perché si tratta in ogni caso di una modifica della storia dato che le cose che scrivo non sono accadute.
    2. Il carattere di Belgio è tutta una mia invenzione. Il suo nome Bella è quello che le danno i fan stranieri. I nomi di Olanda (Conrad) e Lussemburgo (Adrian) sono scelti da me ù.ù
    3. Non betataXD

    { Ah, l’Amour ~
    - 8. Réveil -



    Quando si era svegliato, Arthur, ci aveva messo qualche minuto prima di comprendere a pieno la situazione, innanzitutto gli faceva male la testa come dopo essersi ubriacato ma era certo di non aver bevuto la sera prima, altrimenti avrebbe avuto un inconscio desiderio di scomparire visto che succedevano sempre le cose più strane quando lui aveva a che fare con l’alcol.
    Si ricordava però che aveva pianto tantissimo, come quando America era diventato indipendente e, in un lampo, quel nome brillò nella sua testa accompagnato da un nome che non era quello della nazione inglese ma quello di Russia. Ancora una volta era stato proprio Alfred ad averlo fatto piangere quando, entrando nella camera dell’americano, l’aveva sentito giacere insieme al russo.
    Anche in quel momento sentiva un sordo pungergli in petto ma non era quella la sua prima preoccupazione. Aveva iniziato a riprendere il controllo del suo corpo, intorpidito dal sonno, e ciò che scoprì non gli piacque tant’è che, preso dal panico e dallo stupore, spinse via un Francia, pacificamente addormentato, che lo teneva stretto tra le sue braccia. Ovviamente non si sarebbe allarmato così tanto da risvegliarlo facendolo cadere dal letto - non si ricordava però come ci era finito lì - se non fosse stato per un preciso particolare: il francese era completamente nudo.
    Avvertì un gemito di dolore provenire da Francis e l’inglese, alzandosi dal letto, lo guardò adirato.
    “ Che ci fai in camera mia nudo?”
    Francia ignorò per qualche istante la domanda, cercando di focalizzare luogo e situazione.
    “ Non ricordi?”, ribatté.
    “ No, non ancora almeno! Cosa dovrei ricordare?”, era ancora troppo confuso e la presenza di quella stupida rana, senza vestiti sul suo letto, non lo calmava di primo mattino.
    “ Mi hai chiesto tu di restare. Stavi male.”, rispose con voce piatta Francis alzandosi per potersi risedere sul letto.
    Inghilterra lo guardò inarcando un sopracciglio, stranamente credeva alle sue parole. Si ricordava perfettamente di essere stato male e il fatto di essere ancora vestito con gli abiti della sera prima gli faceva intuire che il francese non aveva allungato le mani su di lui.
    “ Sei nudo!”
    “ Eri disperato, non ho pensato a rivestirmi.”
    “ Mh...”
    Come ragionamento filava, Francis era noto per quelle sue piccole pazzie.
    “ D’accordo. Ti credo. Ma ora vattene.”, ordinò incrociando le braccia al petto. Lui non aveva bisogno di niente e di nessuno, come sempre se la sarebbe cavata da solo.
    Francia sospirò e, rialzandosi, si grattò la nuca.
    D’accord...”, borbottò avvicinandosi alla porta. “ A più tardi.”, lo salutò aprendola sotto lo sguardo deciso di Arthur che, qualche istante dopo, lo raggiunse portandosi dietro il lenzuolo. Quello era il suo modo per ringraziarlo per la gentilezza compiuta da Francia nei suoi confronti, non si ricordava ancora bene tutto ma... sapeva di doverglielo.
    “ Copriti, stupid frog.”, mugugnò evitando di guardare il corpo del francese mentre gli porgeva l’oggetto.
    Merci, Arthur.”, rispose semplicemente Francis sorridendo e, legandosi in vita il lenzuolo, si avviò verso la sua camera.



    Era passata l’ora di pranzo da ormai mezz’ora e Antonio, dopo aver passato la notte a rimuginare sullo stupido amore ossessivo di Francia, aveva preso la sua decisione definitiva e, bloccando Inghilterra in un corridoio, mentre questo andava sicuramente in camera sua, si preparò ad affrontarlo.
    Non era la prima volta che accadeva - tra loro due non era mai scorso buon sangue -, ma per Francis e per evitare di farlo soffrire non si era mai messo in mezzo, cosa che ormai era più che convinto a fare perché l’amico stava più male in quel modo che senza il suo aiuto.
    Di conseguenza quella di parlare direttamente all'inglese, per lui, era l'unica soluzione.
    " Che vuoi, Spagna?", burbero come sempre, o forse più del solito, Inghilterra l'aveva guardato incrociando le braccia al petto, fissandolo seccato.
    " Parlarti e basta.", rispose Antonio con semplicità. " Di un argomento che conosci fin troppo bene ma che ignori da ormai secoli. Sto parlando di Francis, ovviamente."
    " Non sono intenzionato a sentirti né a parlarti.", ribatté Arthur, cercando di allontanarsi dallo spagnolo.
    " No.", lo fermò ancora con decisione. " Tu ascolterai invece."
    " E cosa te lo fa pensare? Al posto di stressarmi perché non torni da Romano e molesti lui come sempre?"
    " Sei indietro di quale decennio. Lovino, e anche Feliciano, non mi interessano più.", gli fece presente.
    " E allora?", sbottò Arthur.
    " È per dimostrarti quanto la tua ossessione per America ti abbia tenuto lontano dall'Europa e dalle altre Nazioni. Lo sanno tutti che ora Lovino e Feliciano vivono insieme."
    " Spain...”, esordì irritato Inghilterra, non aveva proprio voglia di sentire Antonio parlare di Alfred. “ Non sono affari che ti riguardano."
    " Lo sono quando questi riguardano il mio migliore amico. Francis ti muore dietro da secoli e tu hai sempre e solo visto America.", esclamò. " Ti rendi conto di quanto tu sia scorretto nei suoi confronti?"
    " Cosa?!"
    “ Ogni volta che Alfred ti allontana o ti ignora, che fai? Corri sempre da Francis. Poi, quando non hai bisogno di lui lo mandi via e lo maltratti.”
    “ Se te la sei presa per una mancata scopata con Francia, vai: ora è tutto tuo.
    “ Che c’è, hai beccato a America con qualcun altro ieri? Pensavi che... il tuo grande sogno d’amore si fosse finalmente realizzato?”, ribatté acido Spagna e subito, Arthur, lo afferrò per il colletto della camicia, sbattendolo contro il muro.
    Shut up.”, ringhiò.
    “ Ho indovinato a quanto pare.”, sorrise Antonio, per nulla preoccupato dalla reazione dell’inglese. “ Ti sei sentito usato dal tuo amato America. Ti ha fatto male?”
    “ Tu non sai nulla. Taci!”, le mani di Inghilterra tremavano, era tentato di prenderlo a pugni come faceva quando era più giovane. Come si permetteva Spagna di parlargli in quel modo?!
    “ Infatti... non so nulla, ma so quel che vedo. E Francis è da secoli che si sente come ti sei sentito tu ieri.”
    “ Visto che ami tanto Francia perché non te lo tieni ben stretto al posto di permettergli di venirmi dietro?”, era fuori di sé, non voleva sentire Antonio parlare. Lo trovava insopportabile!
    “ Continui a confondere l’affetto fraterno con l’amore.”, rispose lo spagnolo. “ Francis è come un fratello per me e non voglio che soffra ancora per via di un idiota come te. Non ti dico di andare da lui a dichiarargli il tuo amore, ma almeno di smetterla di trattarlo come un oggetto. È una persona migliore di quel che pensi. Sicuramente migliore di te.”
    Un pungo lo colpì in pieno viso e Antonio, portandosi una mano per proteggere la parte lesa, guardò Arthur quasi con pietà.
    “ Cosa non ti è chiaro dello stare zitto e di farti gli affari tuoi?!”, gracchiò Inghilterra.
    “ Sei bravo nel risolvere le cose in questo modo: o piangi o fai il bullo. Mi fai pena.”, rispose Spagna con voce ferma.
    “ Girami alla larga, Spain!”, esclamò Arthur, riprendendo a camminare velocemente per allontanarsi dall’altro.


    “ Sei sicura che non ci sono i tuoi fratelli?”, domandò Francis, spingendola dentro la camera, infilandole le mani sotto la camicetta. Belgio ridacchiò dando un calcio alla porta per chiuderla.
    Oui.”, rispose lei, cercando a sua volta di spogliarlo. “ Conrad è con Canada... mentre Adrien deve essere da qualche parte... non lo so... e non mi interessa.”, concluse decisa, strappandogli quasi di dosso la giacca.
    “ Non vorrei che Olanda mi strozzasse.”, commentò Francia sorridendo, le sfilò con delicatezza la camicia, facendola scivolare per terra. “ E Lussemburgo, anche se è basso, picchia forte.”
    Meno chiacchiere, Francis.”, ghignò la belga, passandogli le braccia al collo per saltargli addosso, stringendo le gambe attorno alla vita dell’altro.
    Certainement, chérie.”, la tenne stretta e, un po’ alla cieca, la portò sul letto facendola stendere.
    La baciò con delicatezza mentre la donna, al contrario, rispose con foga continuando a spogliarlo e a strusciarsi contro di lui. Non era esattamente quello che Francis desiderava - cercava un po’ di conforto da parte di qualcuno che non fosse Antonio, visto che le sue parole continuavano ad aggirarsi nella sua testa confondendolo - ma, come sempre, avrebbe accontentato la sua amante diventando per lei quel che desiderava.
    Quindi, con più passione, si lasciò coinvolgere da Belgio, privandola della gonnellina azzurra che indossava, carezzandole il delicato ma forte corpo che già in passato aveva avuto modo di conoscere - rischiando spesso di venir ucciso da Olanda e Lussemburgo, salvo poi riuscire ad andare a letto anche con loro.
    Abbandonò le dolci labbra della belga con il fiato corto e, dopo averla guardata per qualche istante - rossa in viso con le loro bocche ancora unite da un fine filo di saliva - iniziò a baciarle il collo, scendendo presto sul seno ancora coperto dall’intimo. Vi passò sopra la lingua, inumidendo quel leggero velo di stoffa e, facendo gemere l’amante, continuò a ripetere il gesto fino a vedere, e sentire, il capezzolo inturgidirsi.
    Francis...”, mugolò la donna socchiudendo gli occhi, stringendo i capelli del francese per costringerlo a scendere più in basso verso il ventre. Francia sorrise e, assecondandola, si abbassò fino alle gambe che la donna allargò per offrirsi a lui.
    “ Bella... quanta fretta...”, commentò carezzando le cosce con le labbra.
    “ Colpa tua e di Antonio... e di... mhh...”, ribatté lei, emettendo dei bassi versetti compiaciuti.
    “ E dei tuoi fratelli... lo so... ma non pensavo che quei due non ti soddisfacessero.”, sussurrò, leccando l’inguine.
    Sono bravissimi...”, ammise sussultando. “ Ma non... hanno il tuo tocco.
    “ Ovviamente...”, sorrise Francis, scostando leggermente le mutandine della belga per poter sfiorare con la lingua le grandi labbra, insinuandosi verso l’interno. Belgio gemette e, senza nascondere un sorriso, cercò di avvicinarsi ulteriormente provando a sfilarsi gli slip. Stare con i suoi due fratelli e, occasionalmente, anche con Antonio era fantastico e poteva quindi dire che la sua vita sessuale era decisamente appagante, ma andare con Francia era totalmente diverso. Il francese aveva il potere di esaudire ogni suo desiderio, la assecondava e lo faceva in un modo assolutamente indescrivibile.
    Si sentiva come bruciare ad ogni carezza dell’uomo e il suo corpo si spingeva verso quello dell’altro alla ulteriore ricerca di quel calore diventato presto indispensabile.
    Francis... subito...”, ansimò inarcandosi verso la lingua dell’uomo che le titillava lentamente il clitoride.
    “ Hai tuoi ordini.”, sussurrò in risposta il francese, sollevandosi per poterla baciare, facendole assaggiare in quel modo il suo sapore. Si slacciò i pantaloni velocemente e, come aveva chiesto la donna, entrò in lei lentamente per farla abituare all’intrusione. Belgio gemette contro le sue labbra e, allacciando le gambe alla vita di Francia, cercò di attirarlo ulteriormente a sé.
    Il francese la accontentò all’istante e in un’unica spinta lasciò entrare completamente il suo membro nell’orifizio della donna, scivolando facilmente tra i primi umori di Bella per lasciarsi avvolgere completamente dal suo calore.
    Restarono stretti in quell’abbraccio per qualche istante, ansimando labbra contro labbra, poi iniziarono a muoversi insieme, assecondando i movimenti dei loro bacini. Prima lentamente, godendosi i brividi che attraversavano le loro schiene, successivamente con affondi più profondi e decisi che, gradualmente, diventavano sempre più veloci e piacevoli, lasciandoli quasi senza fiato.
    Non passò molto prima di raggiungere l’orgasmo e, gridando per il piacere Belgio si strinse ulteriormente all’uomo lasciando che il suo seme la inondasse ardente.
    Fermi ripresero fiato e, Francis, osservando il viso soddisfatto della donna si ritrovò a sua volta a sorridere, abbracciandola ancora. Se per quel po’ di tempo era riuscito a dimenticare quello che stava succedendo lo doveva solo a lei e, anche se tutto sarebbe presto tornato a pesare sulle sue spalle, non poteva fare a meno di sentirsi bene.
    Merci, Bella.”, mormorò, facendo ridere la belga.
    “ Grazie a te.”, ribatté rilassata Belgio, carezzando i capelli del francese, lasciandosi cullare dal suo respiro. Quella, per lei, era veramente una bellissima giornata.


    Edited by p r i n c e s s K U R E N A I ~ - 4/1/2010, 16:01
     
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  2. BigBro__
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    Metto la recensione di Efp, visto che l'ho letto anche da lì. ><

    Li recensisco tutti e due in una volta perché tra un po' devo scappare e non vorrei rimandare oltre. ;3; Spero non ti dispiaccia.
    Nonostante i capitoli siano corti, la fic coinvolge. Anche perché comunque la lunghezza è relativa se si considera il fatto che tu sei veloce a scrivere e postare.
    Di questi ultimi avventimenti ho apprezzato soprattutto il confronto tra Spagna ed Inghilterra, perché mi piace il modo in cui tu riprenda un po' le vicende delle strips mentre ne parli (questa è stata la mia impressione) e forse un po' meno quella con Belgio, ma credo che tu conosca già il motivo, quindi questo non conta. xD
    Mi scuso se sono breve, ma devo andare.
    Al prossimo! ♥
     
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  3. SupeRota
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    Oh, Bella mi è piaciuta **
    E se devo dirlo anche i "vaghi" riferimenti alla sua relazione con Antonio e Olanda XD Specie con Olanda. Davvero, questo pair mi piace davvero tanto, lo sto scoprendo poco a poco. Forse per la storia che hanno avuto, forse perché ho trovato Olanda magnifica quando sono andata a vederla e a visitarla. ma non so. Mi piace, ecco ^^
    Antonio qui si rivela un perfetto e meraviglioso amico ù.ù Mi piace il suo comportamento, sìsì. Così come non mi piace - mi dispiace dirlo - l'ottusità che caratterizza Arthur. O forse bisognerebbe parlare di semplice e puro egoismo, ecco. Arthur viene dipinto, in questa fan fic, come un perfetto egoista. Bene, per carità, perché alla fine non è così stereotipato, ma pur sempre egoista rimane.
    Oh, che dire? La ff continua a piacermi <3
     
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  4. »Assassin Panda´
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    Che bella la tua caratterizzazione di Belgio ** Erotica, ma non volgare! mi piace moltissimo.
    E poi, il cazziatone di Spagna è da oscar, anche se il pugno di Inghilterra è stato un colpo di scena inaspettato. Antonio mi è comunque piaicuto molto!

    La scena erotica con Belgio e Francia è qualcosa di sublime, mi garba moltissimo ** Soprattutto quando scherzano su Lussemburgo e Olanda -e l'accenno al Canada/Olanda mi gusta <3-
     
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3 replies since 2/1/2010, 03:01   364 views
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