11. Calze Rosse sul Caminetto

Per Tutti | America/Bielorussia

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    Titolo: Advent's Time
    Titolo del Capitolo: Calze Rosse sul Pavimento
    Fandom: Axis Power Hetalia
    Personaggi: America (Alfred F. Jones), Bielorussia (Natalia Afroskaya)
    Genere: Introspettivo
    Rating: Verde
    Avvertimenti: OneShot, Het
    Conteggio Parole: 585 (Word)
    Note: Scritta per il Calendario dell'Avvento: 11° giorno indetto da michiru-kaiou7

    { Advent's Time ~
    - 11. Calze Rosse sul Caminetto -



    America era chiassoso, tanto e sicuramente troppo. Parlava e rideva, spesso faceva entrambe le cose contemporaneamente, e riusciva anche a mangiare nel mentre e tutto questo a Bielorussia non piaceva.
    Lei non era come Ucraina e come quello smidollato di Lituania che si erano lasciati incantare dalle promesse di quello stupido d’un americano. Natalia era fedele al suo vero fratello, Russia, e se Ivan diceva che non doveva avere a che fare con Alfred lei ubbidiva.
    Lo ignorava e questo, ovviamente, non piaceva ad America. Era un tipo che amava avere l’attenzione su di sé, e Bielorussia non prendendo in considerazione le sue scempiaggini lo attraeva più di chiunque altro.
    Quindi capitava spesso che si autoinvitasse a casa della donna o che la invitasse nella sua, e in entrambi i casi per Alfred era una vera festa. E se poi c’era di mezzo anche una festività come il Natale, che personalmente amava, tutto diventava ancor più bello.
    Di conseguenza, dopo averla scarrozzata per tutta Washington per farle vedere le bellezze natalizie, si aspettava quantomeno dei complimenti per tutto il lavoro che aveva fatto.
    “ Allora, Belarus, ti stai divertendo?”, domandò, entrando in casa con la donna al seguito.
    “ No.”
    “ Ehh?! What?!”, esclamò stupito dalla secca risposta di Natalia.
    “ Odio questo posto. Odio te. Voglio tornare dal mio Russia.”, ringhiò lei, stringendo i pugni fino a far scricchiolare le dita.
    “ Esagerata...”, si lamentò Alfred, andando verso il caminetto acceso, sul quale erano appese delle calze rosse piene di doni.
    Bielorussia grugnì senza degnarsi di controbattere.
    “ E io che mi ero impegnato per farti vedere come si festeggia il Natale qui da noi.”
    “ Non mi interessa.”, rispose lei, sedendosi su una poltrona in un movimento elegante. Si guardò, però, ugualmente attorno. La casa era diversa da come se la ricordava, era più colorata - rosso, verde ed oro in primis - e ogni tanto spuntavano dei pupazzetti a forma di uno strano uomo grasso e barbuto vestito di rosso.
    Era tutto buffo e assurdo, soprattutto quelle calze. D’accordo, Alfred era stupido, ma non pensava arrivasse a tanto.
    “ Ma daiiiii!”, esclamò ancora America. “ Se ti lascia andare vedrai che ti divertirai!”, dichiarò.
    “ Impossibile.”, tagliò corto, fissando sottecchi le calze, cosa che non sfuggì all’americano.
    “ Sai a cosa servono?”, chiese con tono eccitato.
    “ Ovvio. Si mettono nei piedi.”, ribatté con un tono arrabbiato. Ma la stava prendendo per scema?!
    “ No.”, rise il giovane. “ Non queste almeno. Queste sono per i regali.”
    “ Tu non hai tutte le rotelle nel cervello.”
    “ È un’usanza e ne ho preparata una anche per te.”, dichiarò orgogliosamente.
    “ Ah...”
    “ Stupita?”, America si avvicinò con un’espressione soddisfatta.
    “ No. E non accetto regali da te. Russia non vuole.”
    “ Russia. Russia. Russia.”, sbottò Alfred con un broncio. “ Sei indipendente. Puoi fare amicizia con chi vuoi senza ascoltare tuo fratello.”
    Natalia lo guardò arrabbiata e, in un lampo, l’americano si ritrovò un coltello puntato al collo.
    “ Non parlare più di Russia in quel modo e io vedrò non solo di non reciderti la giugulare ma anche di accettare quell’orribile calza rossa.”
    America a quella frase sorrise, per nulla impensierito dall’arma.
    “ Oh beh, almeno prendi il mio regalo.”, rise sguaiato, riuscendo a far sospirare Bielorussia. Ormai ne aveva la certezza: Alfred Jones era completamente idiota, ma una piccola, piccolissima, parte di lei apprezzava quella sua stupidità fatta di attenzioni che, sfortunatamente il suo amato Russia non voleva mai riservargli.
     
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