5. No Seasons

Nc-12 | Francia/Inghilterra

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    ~ The Huntress Princess
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    Titolo: Our Season
    Titolo del Capitolo: No Seasons
    Fandom: Axis Powers Hetalia
    Personaggi: Inghilterra (Arthur Kirkland), Francia (Francis Bonnefoy)
    Genere: Introspettivo, Malinconico
    Rating: Giallo
    Avvertimenti: OneShot, Shonen-ai
    Conteggio Parole: 563 (FiumiDiParole)
    Note: 1. Piccola fic tutta per Francis<3 ah, dimenticavo: tutta la raccolta è per te<3
    2. Scritta per la Maritombola indetta da Maridichallenge con il prompt 59. In Tempo di Guerra.
    3. Partecipa al The One Hundred Prompt Challange indetto da BlackIceCrystal. Con prompt 40. Nessuna Stagione
    4. Inutile dirlo: non è ancora stata betata XD


    { Our Season ~
    - 5. No Seasons -



    In tempo di guerra non esistevano le stagioni.
    Il tempo non passava mai e l'unica cosa in grado di scandire i secondi erano le lacrime, unico segno tangibile del suo dolore.
    America, che per lui era stato come un figlio, se ne era andato. Era diventato indipendente e grande e Inghilterra, come un padre, non riusciva ad accettarlo.
    Solo il giorno prima stringeva Alfred tra le braccia, piccolo e dolce, e quel giorno veniva sconfitto come a dimostrare che le stagioni passavano troppo in fretta per essere riconosciute e che in guerra, in battaglie come quelle, erano quasi nulle.
    Perché quella era una ferita aperta e che forse mai si sarebbe richiusa, dolorosa come il tradimento della Nazione alla quale era più legato, Francia.
    Aveva combattuto contro di lui, dalla parte di America, come una madre che si schierava per principio dalla parte del figlio per andare contro un padre troppo protettivo.
    Forse era stato lui a sbagliare, forse era stato un pessimo padre, forse non aveva raggiunto le aspettative di Alfred e deluso quello di Francis... ma non pensava di meritarsi quel dolore, quell'abbandono dalla famiglia che desiderava da sempre.
    " Arthùr..."
    La voce del francese spezzo il silenzio che si era creato nella foresta nella quale l'inglese si era rifugiato per nascondere il suo dolore davanti ai suoi uomini.
    Inghilterra guardò l'altra Nazione, senza nascondere le lacrime.
    " Perché? Perché l'hai fatto?", domandò guardando Francis con dolore.
    Il francese si avvicinò piano, eliminando la distanza che li separava per stringerlo in un abbraccio.
    Gli carezzò i capelli, delicatamente come per consolarlo, ascoltando Arthur continuare a ripetere la stessa litania cercando una risposta che forse già aveva ma che non voleva riconoscere.
    " Lascialo libero, mon amour... gli hai insegnato quello che dovevi. L'hai fatto crescere e l'hai reso forte. È giusto che ora prenda la sua strada e diventi la grande Nazione che hai educato..."
    Inghilterra non fiatò, lasciando che fossero solo i sempre meno frequenti singhiozzi a scuoterlo.
    " Poi... hai ancora me.", tentò un sorriso il francese, baciandogli la nuca, ricevendo uno spintone da parte dell'altro.
    Arthur si asciugò le lacrime sulla manica della sua divisa rossa e guardò con decisione Francia.
    " Non sei perdonato! No. Non lo sei! Traditore!", esclamò. " E te lo giuro: non mi vedrai piangere mai più."
    " Lo spero. Odio le tue lacrime.", sorrise ancora Francis, certo che presto sarebbe stato Arthur a cercarlo ancora, quando avrebbe accettato quella nuova situazione, riaprendo le porte a tutte le stupende stagioni che quel mondo in evoluzione poteva donare loro.

    Era arrivato come un raggio di sole a spazzare via il temporale che durante quell'infinita guerra stava piegando le Nazioni alleate.
    Aveva sorriso e, nonostante la ferita di Pearl Harbor, America aveva donato a tutti nuova speranza.
    " Sono l'eroe no? Spetta a ne aiutarvi questa volta. Ci ho solo messo un po' di tempo per capirlo!"
    Inghilterra a quelle parole aveva stretto la mano di Francia che, debole, sorrise ricambiando la stretta.
    " Visto? È diventato una grande Nazione grazie ai tuoi insegnamenti... esattamente come ti avevo detto."
    " Già... ma la stupidità l'ha presa da te.", ribatté Arthur.
    In realtà era sollevato e felice dalla presenza di Alfred ma anche orgoglioso: era fiero di aver ascoltato le parole di Francis in quella notte ed accettare tutto.
    In tempo di guerra esistevano tante stagioni ma nessuna di quelle si chiamata con il suo normale nomi, ma cambiare un nome non cambia l'essenza delle cose... lo diceva anche Shakespeare in fondo.
    The One Hundred Prompt Project



    Edited by p r i n c e s s KURENAI ~ - 31/1/2011, 17:20
     
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  2. .:Sole_The_Kid:.
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    User deleted


    KYAAAAAAAAAA
    Bene, questa le batte tutte! La vicintrice è ... LA NON STAGIONE XD

    Oddio, quanto amo quel periodo storico (La Guerra di Indipendanza Americana), dopotutto bisogna ricordare che la sottoscritta ama il melodramma e la melanconia, e un episodio come quello non può che farmi fremere il curicino *si asciuga le lacrime* ...

    CITAZIONE
    " Visto? È diventato una grande Nazione grazie ai tuoi insegnamenti... esattamente come ti avevo detto."
    " Già... ma la stupidità l'ha presa da te.", ribatté Arthur.

    Questa frase è da incorniciare XD. Sono scoppiata letteralmente a ridere mentre mio fratello e mia sorella, dopo essersi voltate verso di me, hanno cominciato ascuotere la testa mormorando disperati in coro "E' irrecuperabile" XD

    Che altro dire? Complimenti per la serie sulle stagioni ^-^ mi è piaciuta davvero tanto
     
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1 replies since 30/1/2011, 23:46   65 views
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