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#Michelle.
Titolo: L’Importanza del Natale
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Harry Potter, Ginny Weasley [Nominati: James Sirius Potter, Albus Severus Potter, Lily Luna Potter]
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Fluff
Conteggio Parole: 509 (FiumiDiParole)
Note: 1. Nonostante tutto anche questa è dedicata a Francis che mi fa vivere... poi per noi il 25 Dicembre è una data importante<3
2. Partecipa al Calendario dell'Avvento: 1 Dicembre con prompt " Non preoccuparti della dimensione del tuo albero di Natale. Agli occhi di un bambino sono tutti alti 10 metri." (Larry Wilde).
3. Partecipa a FiumiDiParole.{ L’Importanza del Natale ~
Gli unici bei ricordi che Harry Potter aveva sul Natale, erano tutti legati ad Hogwarts.
C'erano i doni di Ron e di Hermione, il maglione che gli mandava la Signora Weasley, le durissime caramelle mou di Hagrid e anche gli inutili doni che i Dursley gli mandavano giusto per timore della gente come lui.
Era bello svegliarsi la mattina e trovare tutti quei regali e poterne a sua volta fare ad i suoi amici, era in quei momenti che si sentiva veramente a casa.
Forse era per quello che, di riflesso, il Natale a casa sua doveva essere festeggiato alla grande: per mostrare ai suoi bambini la bellezza di quella festa e farli sentire sempre amati e in un posto sicuro.
Era quasi una sua necessità fisica che scompariva solo quando tirava su quel suo immenso abete decorato e luminoso - gli ricordava tantissimo quello di Hogwarts in realtà - e sentiva gli schiamazzi ammirati dei suoi tre bambini.
Dicevano di sentirsi minuscoli ma che era veramente bello - ovviamente i suoi figli usavano parole più infantili, che rendevano quell’albero ancor più speciale e luminoso, ma il succo era quello.
Poteva restare ore ad osservarlo e ad incantarsi dinnanzi agli innocenti giochi di James, Albus e Lily, solo Ginny riusciva sempre riscuoterlo con un tenero abbraccio.
Gli baciava la guancia e gli offriva un biscotto caldo appena sfornato prima di lasciarli ai bambini affamati di dolci.
Restavano sotto quell’immenso abete abbracciati teneramente, perdendosi nelle luminose decorazioni e negli angioletti che volteggiavano attorno ai rami.
“ Ogni anno è più grande.”, mormorò la donna.
“ Anche i bambini lo sono.”, rispose Harry.
Ginny rise divertita e gli scoccò un altro affettuoso bacio.
“ Non importa quanto sia grande.”, esordì saggiamente. “ Loro lo vedranno sempre immenso e stupendo. Sono bambini, è il loro modo di vedere il mondo.”
Ginny aveva ragione, Harry lo sapeva perfettamente, i suoi figli non sarebbero rimasti piccoli all’infinito, sarebbero andati ad Hogwarts, avrebbero conosciuto nuovi amici e si sarebbero fatti una loro famiglia.
Come ogni padre lui temeva il futuro e sapeva che ben presto quell’albero che tanto adoravano sarebbe diventato piccolo: non sarebbe più sembrato immenso.
“ Voglio solo che abbiano il meglio.”, dichiarò piano l’uomo.
“ Lo so e ci stai riuscendo. Avranno sempre un buon ricordo dei loro Natali in famiglia.”
“ Anche perché dubito che quando saranno a scuola vorranno rientrare a casa per le feste.”
“ Già.”, assentì Ginny. “ Ma non fare il papà geloso ora.”, scherzò.
“ Non sono geloso.”, mentì Harry.
“ Certo, come no.”, cantilenò la rossa. “ Succederà prima o poi e tu avrai dei nipotini che vorranno vedere quest’albero che sembra alto 10 metri.”
Quel pensiero fece ridacchiare l’uomo.
“ Già. Hai proprio ragione.”, assentì poi carezzando il dolce viso di Ginny.
“ Ora vieni ad apparecchiare, tra un po’ arriva Teddy.”, ordinò la donna e donando un leggero bacio e veloce bacio al marito tornò in cucina.
Harry sorrise più rilassato e, perdendosi ancora per qualche istante nell’osservare i suoi bambini intenti a giocare sotto l’albero, si disse che ci sarebbe sempre stato qualcuno lì a gioire del calore del Natale... era quello l’importante alla fin fine.
Edited by p r i n c e s s KURENAI ~ - 10/12/2010, 13:16.