Votes taken by #Michelle

  1. .
    Accettata!
    Scusa per il ritardo!!
  2. .
    Titolo: When forever Begins
    Titolo del Capitolo: 2. Meglio che resti non detto
    Fandom: Cast The Avengers
    Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston
    Genere: Introspettivo, Fluff, Romantico
    Rating: Giallo
    Avvertimenti: What if? (E se…), Slash
    Conteggio Parole: 1748 (FiumiDiParole)
    Note: 1. Partecipante alla challenge indetta da 500 Themes Italia con prompt: 265. Meglio che resti non detto
    2. La storia si ispira, o meglio “parte” da questa dichiarazione di Chris Hemworth.
    3. Dedicata ovviamente alla persona che amo. Solo grazie a te scrivo ancora<3 Grazie! Ti amo<3


    { When forever Begins ~
    - 2. Meglio che resti non detto -




    Un breve respiro, i loro nasi umidi che si sfioravano e gli occhi socchiusi alla ricerca delle iridi dell’altro… poi, le loro labbra che si univano ancora e ancora fino a quando la mancanza d’aria li costringeva a prendere di nuovo delle corte pause.
    Non sapevano da quanto tempo ripetevano quell’infinito circolo di azioni, sapevano solo di non poterne fare a meno. Neanche il respirare sembrava essere così indispensabile come quelle carezze e quei baci.
    Ad ogni contatto Tom e Chris perdevano la cognizione di loro stessi, dimenticandosi dell’acqua che li circondava e dei minuti che inesorabili scorrevano portando via con loro quell’intimità appena scoperta.
    Dopo un momento iniziale di passione, i loro baci erano lentamente diventati calmi e dolci. Era come se stessero cercando di intrappolare quel momento più a lungo possibile, stupidamente pensavano che se non fossero andati oltre quelle carezze, e le labbra che si sfioravano umide, sarebbero stati in grado di fermare il tempo per davvero. Una piccola parte razionale della loro persona – quella gli impediva di scivolare sott’acqua e di rimanere invece in piedi -, ricordava ai due che era impossibile, ma non vi prestavano troppa attenzione.
    C’erano loro.
    C’erano i corpi bagnati, stretti in un abbraccio senza fine.
    E c’erano le labbra che si socchiudevano e carezzavano, lasciando unire i loro respiri.
    Il resto non aveva più senso, né per Tom né per Chris.
    Era come se fossero in un altro mondo. Un angolo di paradiso che si erano ritagliati solo per loro, cancellando passato e futuro per concentrarsi su quel presente che finalmente sembrava sorridere ad entrambi.
    La realtà però non la pensava come loro e, un improvviso vento gelido - stava ormai calando la sera ed erano rimasti per tanto fermi nella piscina - li costrinse a tornare con i piedi per terra.
    Subito i loro corpi cercarono di recuperare fiato e l'abbraccio che li vedeva ancora uniti permetteva loro di sentire il furioso battito dei cuori - emozionati ed agitati come se quello fosse stato il primo bacio.
    “ Wow…”, esalò Chris, appoggiando la fronte su quella di Tom senza riuscire a lasciarlo andare.
    L'inglese si concesse un sorriso, sentendo il viso in fiamme un po’ per l’imbarazzo ed un po’ per le strane sensazioni che il suo corpo gli stava facendo provare.
    “ Mi chiedo… perché non l’abbiamo fatto prima?”, domandò dopo aver preso fiato, carezzando i capelli di Hemsworth.
    “ Possiamo sempre… uhm… recuperare il tempo perduto, no?”
    Quella proposta strappò ad entrambi una nuova risata, diversa da quelle che l’avevano sempre preceduta… era più intima e quasi piacevole. Un riflesso di quel paradiso che avevano scoperto.
    Ancora una volta entrambi si resero conto che forse era il caso chiarire quella situazione, parlare e comprendere il perché avessero voglia di baciarsi e stare fermi lì in quella piscina per chissà quanto tempo, ma l’idea di spezzare quel fragile ed intimo equilibrio che si era creato faceva scattare nelle teste di entrambi un migliaio di campanelli d’allarme che li facevano desistere da quel proposito.
    Perché rovinare un qualcosa di così bello?
    " Forse dovremo uscire...", suggerì Tom, quando un altro alito di vento carezzò la sua pelle nuda e bagnata.
    " Forse hai ragione.", assentì Chris, costringendosi a sciogliere l'abbraccio per uscire con il compagno dalla piscina.
    Era normale in quella regione assistere a dei temporali estivi, il tempo cambiava rapidamente e il vento non faceva presagire nulla di buono.
    " Ho portato degli asciugamani. Entriamo dentro.", dichiarò Hemsworth con un sorriso e, lasciando una scia bagnata dietro di loro, rientrarono dentro casa.
    Continuavano a non parlare, a fare quasi finta di niente, ma non potevano nascondere i brividi che percorrevano i loro corpi ad ogni carezza involontaria o meno. I loro stessi sorrisi erano diversi: erano più complici.
    Chiusi in bagno si asciugarono subito con i panni portati da Chris, aiutandosi a vicenda come se fosse .una cosa naturale.
    Tutto era perfetto così com'era... tutto, anche la cristallina risata di Tom mentre frazionava i capelli dell'australiano scompigliandoli fino a costringere l'altro a bloccargli i polsi.
    " Ehi!", esclamò Chris ridendo a sua volta e riuscendo a tenere fermo Hiddleston.
    " Sembri un cane arruffato!", dichiarò divertito Tom.
    " E tu un pesce fuor d'acqua.", ribatté l'australiano.
    " Come?!", Hiddleston assunse un'espressione confusa, non comprendendo il paragone usato dall'altro, ma quando le labbra di Chris si posarono ancora sulle sue per qualche secondo, lasciandolo poi a boccheggiare, gli sembrò facile capire le parole del compagno.
    Si riprese rapidamente dallo stupore e, spingendosi in avanti, annullò subito la distanza tra le loro labbra.
    Gli cinse il collo con le braccia costringendo il compagno seduto sullo sgabellino del bagno per potersi sedere a cavalcioni su di lui. A quel gesto, Chris lo abbracciò subito carezzandogli la schiena ed i fianchi.
    Sembrava impossibile che avessero ancora voglia di quella vicinanza e delle labbra dell'altro... ma era così: non riuscivano a saziare la voglia che sentivano.
    Una necessità non solo fisica, ma soprattutto spirituale. Sin dall'inizio la reciproca vicinanza li aveva sempre fatti sentire a loro agio, e più di una volta avevano dichiarato di essere stupiti dall'affetto e dalla naturalezza di certi gesti tra di loro... forse tutto quello era solo un'ovvia conseguenza di quel rapporto così speciale.
    Conclusero presto quel bacio e Tom, appoggiando la fronte sul collo ancora umido dell'amico, ridacchiò.
    " Che stiamo facendo?", domandò, mentre Chris gli carezzava i fianchi.
    " Recuperiamo il tempo perso?", rispose divertito l'australiano.
    " Senza fretta?", Hiddleston alzò la testa per guardarlo negli occhi. Entrambi sapevano il perché di quella domanda, non volevano correre troppo e magari rovinare tutto.
    " Senza fretta.", confermò Chris sorridendo dolcemente, riuscendo ad afferrare un asciugamano per poter tamponare anche i capelli di Tom che, docile, non gli creò troppi problemi.
    " Dovremo usare l'asciuga capelli ora, se ti alzi lo prendo.", mormorò Hemsworth lasciando il panno ormai umido sul capo del collega ancora comodamente seduto sulle sue gambe.
    " Dov'è?", domandò Tom, facendo scorrere lo sguardo lungo il bagno - come tutta la casa era abbastanza grande e confortevole, se ne rendeva conto solo in quel momento.
    " L'ho messo nell'armadietto sotto il lavandino.", rispose Chris e subito l'inglese si alzò andando a cercare l'asciuga capelli.
    Lo trovò immediatamente e, tornando dall'amico con una spazzola, iniziò prima di tutto a pettinarlo.
    Le delicate mani dell'inglese attraversavano insieme ai denti della spazzola i capelli di Hemsworth e, come se fossero tornati in piscina, attorno a loro si era creata di nuovo quella stessa atmosfera intima e che teneva fuori ogni agente esterno che lì avrebbe potuti disturbare.
    Se si tralasciavano le costumiste e i vari parrucchieri che Chris aveva incontrato nella sua carriera - che alla fine lo facevano per lavoro ed era una cosa quasi impersonale -, nessuno aveva mai fatto un gesto simile per lui. Pettinarlo e poi asciugargli i capelli, carezzandogli la nuca le lunghe dita e rassicurandolo con il calore che lentamente si diffondeva in tutto il suo corpo.
    Era una cosa dannatamente sensuale oltre che romantica.
    Si lascio sfuggire un sospiro mentre sorrideva con gli occhi chiusi, ma li aprì di nuovo quando le labbra di Tom si posarono sulle sue leggere come una piuma.
    Si specchiò nelle iridi chiare dell'inglese e, sorridendo, gli carezzò il volto con la mano.
    " Tocca a te.", dichiarò Hiddleston allontanandosi, porgendogli la spazzola che subito l'australiano afferrò.
    “ Mettiti comodo.”, dichiarò Chris alzandosi per lasciare il posto sullo sgabello all'altro.
    “ Certo.”
    Una volta che l’inglese prese posto, Hemsworth cercò di trasmettere a Tom le stesse sensazioni che aveva provato poco prima, delicato e attento iniziò a pettinargli i capelli corvini; tenendo d'occhio al tempo stesso le espressioni del compagno attraverso lo specchio davanti a loro, lasciando che il suo sorriso beato si stampasse anche sul suo viso.
    Perfetto.
    Non poteva descrivere quella situazione in un'altro modo.
    " Tom...", lo chiamò, mentre gli asciugava i capelli.
    " Mmh?"
    " Ti va di restare anche per cena?", domandò.
    L'inglese riaprì gli occhi, guardando Chris attraverso lo specchio e regalandogli uno dei suoi sorrisi più luminosi.
    " Sarebbe grandioso!", rispose. " Potrò finalmente assaggiare la... leggendaria cucina di Thor."
    " Non esagerare!", rise divertito l'australiano. " Preparo solo il minimo indispensabile per non morire di fame."
    " Non ti credo.", rispose Tom. " Stai facendo il modesto."
    " Dobbiamo prima vedere che c'è nel frigorifero e in dispensa. Ho fatto la spesa prima di portarti qui ma non ricordo cosa ho messo.", ammise Chris.
    " Pollo e barrette energetiche? Magari anche la verdura."
    " Ho il gelato.", rispose l'australiano.
    " Preferisci il gelato al prepararmi qualcosa? Io sono un Dio! Non puoi-"
    " Ho anche il budino.", ridacchiò Chris, bloccando sul nascere la scherzosa sfuriata di Tom.

    " Oh… okay.", si calmò subito l'inglese con un sorriso soddisfatto. Hemsworth sapeva letteralmente come prenderlo per la gola.
    Si lasciò ancora un po' coccolare dalle attenzioni di Chris poi, andando a recuperare i vestiti che avevano lasciato nel salotto, si rivestirono mentre fuori pioveva come avevano sospettato.
    Solo in quel momento si separarono, e mentre Chris andava a prendere il gelato e i budini, Tom si concesse di rimanere davanti all'ampia vetrata del salotto, ad osservare l'acqua piovana che, fresca e leggera, lavava via tutto... di riflesso, come se si trovasse sotto quelle fini gocce di pioggia, anche lui si sentì come privato dei sentimenti che l'avevano animato fino a poco prima.
    Era come una doccia fredda. Uno sbalzo violento nella realtà.
    Stava baciando un uomo.
    Un uomo che altri non era che il suo migliore amico...
    Era... strano.
    Assurdo sicuramente ma, come si era già reso conto, non si trattava di un sentimento nuovo. Era un qualcosa che già provava e che solo quel giorno era venuto fuori.
    " Tom?", la voce di Chris lo riscosse.
    " Sì?", sì voltò verso l'amico, sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori.
    " Ecco qui.", l'australiano gli porse un piattino con sopra un invitante budino.
    " Grazie Chris.", lo prese, fissando poi negli occhi l'altro... dovevano parlare per forza. " Senti... per quello che è successo...", esordì.
    " È meglio che resti non detto.", rispose prontamente Hemsworth, come se anche lui stesse pensando la stessa cosa. " Non... stiamo facendo nulla di male, in fondo."
    " Cosa stiamo facendo?", domandò l'inglese.
    " Non lo so...", ammise Chris, mangiando un po' di gelato dalla vaschetta che si era portato dietro, per poi grattarsi la guancia con l'indice. " Ma mi piace.", concluse piegando le labbra verso l'alto.
    A Tom bastò vedere quel sorriso per rilassarsi e ricambiarlo felice.
    " Anche a me piace.", rispose iniziando a sua volta a mangiare il suo dolce preferito.
    Alla fine non avevano né chiarito né capito il perché di quell'insanabile voglia... ma andava bene così.
    Forse quell’intimità li avrebbe accompagnati anche per i giorni a seguire, ma entrambi sapevano che non sarebbe durata.
    Per quel motivo era meglio non dire niente e godersi il momento finché erano in tempo.



  3. .
    Di seguito qualche foto del cosplay che ho portato a Lucca per due giorni!
    Shura Kirigakure da Ao no Exorcist.
    Devo ammettere che mi sono trovata bene .w. c'era caldo ed io ero al fresco =ç=
    Le foto non mi appartengono :3
    Le ho solo un po' modificate e/o rimpicciolite<3
    Con me le persone più belle e dolci del mondo<3
    Vi amo!

    Shura1

    Shura2

    Shura3

    ShuraRin1

    Gruppo1

    Gruppo2

    Edited by p r i n c e s s KURENAI ~ - 10/11/2011, 01:06
3 replies since 7/11/2008
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