Immani Seccature

Per Tutti | Genjo Sanzo/Son Goku

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    ~ The Huntress Princess
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    Titolo: Immani Seccature
    Fandom: Saiyuki
    Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Son Goku
    Genere: Introspettivo
    Rating: Verde
    Avvertimenti: OneShot, Fluff
    Conteggio Parole: 1017 (FiumiDiParole)
    Note: 1. Sempre a Francis che mi ha spinta in questo stupendo fandom >ç<
    2. Partecipa al Calendario dell'Avvento: 3 Dicembre con prompt "Se quest'anno nessuno ha intenzione di mandarmi dei regali per Natale, non vi preoccupate. Ditemi solo dove abitate e io verro' a prenderli da solo." (Henny Youngman).
    3. Partecipa al The One Hundred Prompt Challange indetto da BlackIceCrystal. Con prompt 54. Ordine
    4. Partecipa a FiumiDiParole.

    { Immani Seccature ~



    Se c’era un qualcosa che Genjo Sanzo Hoshi non riusciva proprio a sopportare erano le continue lamentele di Son Goku, ma più di questo non tollerava che fossero proteste riguardanti l’atteggiamento dei loro due amici - per modo di dire ovviamente visto che per Sanzo erano solo delle seccature.
    La cosa che crucciava la scimmietta in quella serata appena iniziata era il Natale: una festività non appartenente alla loro religione ma che alcuni solevano festeggiare.
    Cosa che parevano intenzionati a fare anche Sha Gojyo e Cho Hakkai. Ne avevano parlato con Goku tempo prima e questo, che era stato ovviamente invitato insieme al monaco, desiderava davvero andare a casa di quei due idioti per festeggiare... peccato che Sanzo avesse detto che non si sarebbe mosso dal tempio quella notte per delle inutili feste. A detta di Gojyo era anche meglio visto che avrebbe rovinato l’atmosfera con il suo musone.
    Ovviamente il monaco non aveva impedito al ragazzino di andare dai due demoni - ne sarebbe stato anche sollevato: non avrebbe avuto la chiassosa presenza dell’altro in giro per i suoi alloggi -, ma la scimmia non si muoveva senza il suo padrone.
    Era una cosa di principio per Goku: lui senza Sanzo, senza il suo sole, non faceva mai niente. Era quindi impossibilitato dal lasciare il tempio ed era rimasto in un angolino della stanza del monaco ad osservare quest’ultimo lavorare in totale silenzio.
    Se per Genjo Sanzo Hoshi il sentirlo lamentare era una seccatura, doveva ammettere che quella calma era ancor più fastidiosa. Dirlo era decisamente strano, ma quella pace era lontana dall’ordine che aveva perso nell’accogliere con se la scimmietta... ormai era l’allegria di Goku la normale routine giornaliera.
    Perfino pensarlo lasciò senza parole Sanzo, aveva sempre pensato che avrebbe tirato un sospiro di sollievo nel non doversi sorbire le rimostranze del ragazzino ma invece si era ritrovato davanti ad un qualcosa di sbagliato in quella quiete.
    Ormai non era più abituato alla tranquillità del tempio e quel broncio che Goku esibiva sul suo visetto paffuto lo feriva - e non andava assolutamente orgoglioso del potere che stava avendo su di lui quella scimmia.
    “ Non ti ho mica proibito di andare da quei due.”, sbottò rompendo il silenzio, sperando di accendere l’animo del ragazzino e di sentire ancora quel tanto agognato ‘ordine rumoroso’.
    “ Senza di te non vado.”, rispose Goku senza però scomporsi troppo, stringendo più forte nel suo abbraccio un cuscino - sembrava quasi un bambino.
    Il monaco sospirò e, sistemandosi gli occhiali da lettura che indossava, riprese a leggere il suo giornale. Era ben deciso ad ignorare non solo la scimmietta ma anche quella sensazione negativa creata prima di tutto dalla mancanza di rumore, poi da quell’assurda fedeltà che gli veniva riservata - non se la meritava, era quello il suo pensiero.
    Ma non riuscì a concentrarsi, quel silenzio era troppo pesate e sentiva chiaramente la delusione farsi avanti nel ragazzino... non gli piaceva essere proprio lui a causarla - altra cosa della quale non andava orgoglioso e che gli faceva ancora una volta notare l’ascendente che Goku aveva su di lui.
    “ Hn... ti stai perdendo la festa, scimmia.”, continuò senza però sollevare lo sguardo dal suo giornale.
    “ Non chiamarmi scimmia!”, esclamò inviperito il ragazzino. “ Ed ho anche fame! Siamo ancora in tempo per andare a mangiare le pietanze di Hakkai! Dai Sanzo! Per favore andiamoci!”
    “ Vai e non rompere.”
    “ Non posso senza di te!”
    “ Stupida scimmia.”
    “ Non voglio lasciarti solo! Men che meno a Natale... sarebbe tristissimo!”, borbottò Goku, amareggiato a sua volta dalla situazione. Lui desiderava davvero andare a casa dei loro due amici, mangiare i prelibati piatti di Hakkai, giocare con Gojyo a carte - anche se era certo che il kappa imbrogliasse sempre - e scartare anche i regali... ma senza Sanzo non sarebbe stato divertente. Solo con il monaco quel posto sarebbe stato perfetto.
    Perché per Goku quell’uomo dai capelli d’oro era il suo sole, era la persona che l’aveva salvato dalla sua prigione riportando la luce nella sua vita.
    Sanzo era la sua famiglia. Non voleva assolutamente restare senza di lui.
    Il monaco, attirato ancora da quel silenzio così pesante, si azzardò a guardarlo certo di sbagliare. Compiendo quel gesto si sarebbe lasciato andare e avrebbe ceduto, acconsentendo alla richiesta di Goku.
    Si sentiva debole nel arrendersi in quel modo ma, forse, andando via dal tempio si sarebbe anche risparmiato uno dei sermoni serali... quella era una buona idea, nonché ottima scusa per far tacere gli altri. Già sapeva che Gojyo si sarebbe messo a prenderlo in giro nel vederlo arrivare a casa sua, ma gli avrebbe chiuso quella boccaccia blasfema anche con la forza se necessario.
    Sospirando, ormai deciso nella sua ultima scelta, si tolse gli occhiali rimettendoli nella loro custodia per non rovinarli.
    “ Sei davvero una scimmia senza cervello.”, commentò quindi, attirando su di se l’attenzione del ragazzino.
    “ Non sono una scimmia!”
    “ Ma senza cervello sì.”, sogghignò Sanzo chiudendo il giornale per posarlo sulla scrivania, vicino agli altri documenti che avrebbe dovuto visionare.
    “ Ehiii!”
    “ Sicuramente quei due non si sprecheranno a mandarci i regali.”, dichiarò il monaco, interrompendo le lamentele del ragazzino.
    “ Cosa?”, Goku lo guardò confuso, senza capire il perché di quella constatazione.
    “ Andiamo. Se non mi mandano qui i regali vado a prenderli personalmente da loro. Mi spettano di diritto se hanno sopra il mio nome.”, affermò il monaco avviandosi verso la porta. “ Muoviti scimmia.”
    Il ragazzino sorrise radioso e, lasciandosi sfuggire un allegro gridolino esultante, scattò in piedi prendendo per mano il monaco che, miracolosamente, non si sottrasse a quel contatto.
    “ Dai Sanzo! Muoviamoci prima che quel pervertito di un kappa si mangi tutto!”, strepitò Goku, iniziando a trascinare l’altro fuori dal tempio.
    La malinconia di poco prima era ormai scomparsa nel visetto della scimmia e, sollevato dal rivedere il contagioso sorriso di Goku, il monaco sapeva che ormai l’ordine era stato ristabilito: tutto era finalmente al suo posto.
    Certo, Genjo Sanzo Hoshi doveva ammettere che si stava inesorabilmente rammollendo a causa di Goku, e quella era un’immane seccatura. Ma ci avrebbe pensato poi, in quel momento doveva solo raggiungere una festa ed evitare di incespicare mentre la scimmietta correva ansiosa di arrivare a destinazione.



    image


    Edited by p r i n c e s s KURENAI ~ - 10/12/2010, 12:54
     
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  2. Nea-chan
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    User deleted


    Awwwwwwww! <3
    Mi piace, mi piace, mi piace! X3
    La tua fan fic è bellissima e piacevolissima da leggere e Goku e sanzo sono terribilmente IC!
    Insomma, sono proprio loro: Goku con la sua allegria infantile e la sua vivacità che rompe sempre i silenzi e Sanzo con la sua introversione, il suoi lato burbero, la sua malinconia e la sua scarsa propensione a esprimere a parole quello che prova dentro di sè.
    Le atmosfere che hai saputo creare sono veramente di una dolcezza e di una tenerezza sconvolgenti. <3
    Davvero, ho percepito un clima caldo e avvolgente, tipico del Natale. x3
    Anzi, in questa fan fic hai mostrato la vera essenza del Natale, quello che non ha niente a che fare con il consumismo più sfrenato e una mera voglia di sfoggiare un buonismo stucchevole che fa venire il voltastomaco.
    Il vero Natale, invece, è il piacere e la voglia sincera di trascorrere dei bei momenti con gli amici e con le persone a cui si vuole molto bene.
    Ed è proprio quello che mi piace di più, sinceramente parlando. ^w^
    I miei più sinceri complimenti, cara Principessina! <3
    Continua a sfornare fan fic bellissime come questa! x3

    Alla prossima! <3



    Nea-chan
     
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1 replies since 3/12/2010, 20:12   31 views
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