1. Per un San Valentino Memorabile

Per Tutti | Cuba

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    Titolo: I’ve got a thing about you
    Titolo del Capitolo: Per un San Valentino Memorabile
    Fandom: Axis Powers Hetalia
    Personaggi: Cuba (Nominata: Vietnam)
    Genere: Introspettivo, Fluff, Romantico
    Rating: Verde
    Avvertimenti: Flashfic
    Conteggio Parole: 465 (FiumiDiParole)
    Note: 1. Il titolo della serie è tratto dalla canzone A thing about you dei Roxette.
    2. Partecipa al Meme di San Valentino indetto da michiru_kaiou7. Questa fic è stata scritta per il prompt: “ Rose, Velluto e Cioccolato.”
    3. Partecipa a FiumiDiParole.

    { I’ve got a thing about you ~
    - 1. Per un San Valentino Memorabile -



    Cuba era sempre stato un tipo passionale che si infervorava per un nonnulla e che in ogni cosa che faceva ci metteva il cuore e anche il corpo - ove fosse stato necessario - ma, assolutamente, non era uno di quelli che amavano essere definiti romantici. Tra passione e romanticismo per lui c’era una grande differenza - “ Ne passa di acqua sotto i ponti.”, avrebbe detto a chiunque avesse osato paragonare le due cose -, e ammesso e concesso che nella sua persona ci fosse un lato romantico, non l’avrebbe mai e poi mai mostrato a chicchessia.
    Ovviamente però, Cuba era anche pronto ad accettare l’eccezione che confermava la regola, soprattutto se quel pizzico di romanticismo, che lo stava spingendo a trasformare la sua casa in uno stomachevole nido d’amore di rose e velluto, gli avrebbe portato sicuramente parecchie gratificazioni amorose e non.
    Il fine giustificava sempre i mezzi in fondo ed era anche convinto che Vietnam, nonostante tutto, sarebbe stata felice di ricevere quella sorpresa e l’avrebbe anche ringraziato a dovere.
    Certo, la sua donna era - per usare un eufemismo - poco incline alle romanticherie, perché in vita ne aveva viste fin troppe e spesso indesiderate - Cuba sapeva benissimo quanto Vietnam avesse detestato l’occupazione del francese maniaco e vinofilo con le sue vomitevoli manifestazioni d’affetto - ma il solo fatto che era lui a farle l’avrebbe resa almeno felice... un pochino.
    Dentro di sé l’uomo annuì, auto-convincendosi della validità del suo piano e della sua possibile realizzazione e, finendo si spargere dei petali di rosa sul morbido copriletto in velluto blu che nascondeva le normali lenzuola del suo letto. Era una cosa che, certo, era di effetto e parecchio romantica ma la riteneva assolutamente inutile, una totale perdita di tempo, visto che quei petali o sarebbero finiti per terra, o si sarebbero attaccati ai loro corpi o, molto più probabile, sarebbero accadute entrambe le cose .
    Poco dopo tornò nel salotto e lì accese una candela profumata alla vaniglia - fragranza nota per essere l’aroma dell’amore, un afrodisiaco, come gli aveva detto Messico. Si allontanò di qualche passo per osservare il piccolo tavolino sul quale ardeva la candela e sospirando cercò di fare mente locale.
    Aveva fatto tutto?
    Le rose erano al loro posto - sul letto e sul tavolino vicino alla candela che era stata appena accesa - i cioccolatini erano sulla sedia, pronti per essere presi e regalati a Vietnam e lui era vestito e profumato - non aveva toccato neanche un sigaro: voleva essere impeccabile.
    Sospirò ancora - non aveva mai sospirato tanto in vita sua - e, quando sentì la porta aprirsi, afferrò la scatoletta dei cioccolatini - di un osceno colore rosa e dalla poco originale forma di cuore - e raggiunse la sua donna con un ampio sorriso.
    Sarebbe stato un San Valentino memorabile.
     
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0 replies since 2/2/2010, 16:51   125 views
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