10. Primera Navidad

Per Tutti | Spagna/Vietnam

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    ~ The Huntress Princess
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    Titolo: Advent's Time
    Titolo del Capitolo: Primera Navidad
    Fandom: Axis Power Hetalia
    Personaggi: Spagna (Antonio Fernandez Carriedo), Vietnam
    Genere: Introspettivo
    Rating: Verde
    Avvertimenti: OneShot, Het
    Conteggio Parole: 648 (Word)
    Note: Scritta per il Calendario dell'Avvento: 10° giorno indetto da michiru-kaiou7

    { Advent's Time ~
    - 10. Primera Navidad -



    Si guardava attorno con un’espressione quasi curiosa ed un poco scettica. Tutto, per Vietnam, era strano in quella terra europea: dai colori alle usanze. Si sforzava di capire quel che stava succedendo in quel preciso periodo dell’anno, ma proprio non ci riusciva.
    Perché mettevano quelle palle colorate su degli abeti che, tra l’altro, spesso erano pure sintetici?
    Perché tutte le case erano colorate di rosso, verde e oro? E perché la gente si accalcava nei negozi per comprare dei regali?
    Non capiva tutto quel buonismo forzato né si era mai interessata a farlo, non gli erano mai piaciuti gli occidentali - a partire da quello che tempo prima si spacciava per il suo fratello maggiore e che, appena le era spuntato un accenno di seno, aveva tentato di portarsela a letto - e di conseguenza neanche le loro usanze. Ma di quei tempi, con la nuova società cosmopolita, anche lei doveva uscire dal suo isolamento orientale, anche grazie allo splendido rapporto che si stava istaurando con Cuba.
    ¡Eh pequeña! Hai una faccia! Che succede?”, domandò divertito Spagna, notando l’espressione dell’asiatica che lo affiancava per le vie di Barcellona.
    “ Non capisco niente di questa festa...”, rispose Vietnam storcendo il naso. “ E non chiamarmi in quel modo: non ne hai il permesso.
    È il Natale. Non lo conosci?”, chiese Antonio, lasciando correre quella semi minaccia. Ogni tanto si dimenticava che la Nazione conosceva un po’ di spagnolo per via della sua quasi-relazione con Cuba, e soprattutto tendeva anche a scordarsi che la donna aveva un carattere ben poco incline a quelle smancerie.
    “ So che cos’è.”, ringhiò l’asiatica irritata. “ Ma non lo capisco. Sembra tutto così... così commerciale.
    “ Oh beh...”, Spagna ridacchio. “ Ormai in tutto il mondo simili feste sono trattate in quel modo.”, spiegò.
    Che cosa schifosa.”, commentò Vietnam.
    “ Dai, è il tuo primo vero Natale, non soffermarti su queste cose. Pensa alle cose belle.
    La donna lo guardò, inarcando un sopracciglio.
    “ Se dovessi pensare alle cose belle, sicuramente non sarei qui con te.”, ribatté, facendo ridere Antonio.
    “ Ti divertirai anche qui. Devi solo rilassarti e goderti lo spirito natalizio.”, dichiarò lo spagnolo, aprendo le braccia per indicare la strada, i cui negozi erano felicemente addobbati.
    “ Mi sto pentendo di aver accettato l’invito.”
    “ Non riesci proprio a calmarti?”, ridacchiò l’uomo, azzardandosi poi a prendere per mano la vietnamita, che si irrigidì. “ Pensa al tuo Paese. Se capisci come funziona il Natale e il suo spirito, potreste festeggiarlo anche da voi.”
    Vietnam tirò via la mano poco dopo, guardandolo con fare assassino.
    “ Non seguo la vostra religione.”
    “ Neanche Cina, eppure lo festeggia grazie al fratello Hong Kong.”
    “ Mh...”, ci pensò un attimo su. “ Forse, come idea non è male.”, commentò in assenso.
    “ Visto?”
    “ Potrebbe giovare all’economia.”, concluse Vietnam, facendo ridere Spagna per l’ennesima volta.
    “ Non potrebbe giovare agli animi della tua gente?!”
    “ Mh... potrebbe.”, le labbra della donna si piegarono in un mezzo sorriso simile ad un ghigno che fece capire ad Antonio il perché Cuba fosse totalmente cotto di lei. Oltre alla sua bellezza, Vietnam era anche cinica e furba, non era semplice imbrogliarla o sconfiggerla, infatti ricordava ancora come aveva conciato America e venne scosso da un brivido. Non doveva mai farla arrabbiare. Al suo ex fratellino piacevano quel tipo di donne.
    “ Allora...”, esordì lo spagnolo. “ Andiamo a casa?”
    “ Per fare cosa?”, domandò scettica vietnamita.
    “ Per aspettare la mezzanotte. Oggi è la vigilia.”, rispose incamminandosi, seguito dall’altra ancora piena di domande che smontavano ogni accenno di spirito natalizio.
    “ Perché si aspetta quell’ora? Non è da stupidi?”
    Antonio rise.
    “ Senti, mi tesoro, questo è il tuo primo Natale. Goditelo e basta.”, dichiarò Spagna, sperando di sfuggire a tutte quelle domande.
    “ D’accordo.”, assentì Vietnam per poi fissarlo irritata. “ Ma non sono il tuo tesoro.”
     
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