Caldo Estivo

NC-17 | Seme!Cina/Uke!Russia, Francia, Inghilterra

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    ~ The Huntress Princess
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    Titolo: Caldo Estivo
    Fandom: Axis Power Hetalia
    Personaggi: Cina (Yao Wang), Russia (Ivan Braginskij), Inghilterra (Arthur Kirkland), Francia (Francis Bonnefoy)
    Genere: Introspettivo, Erotico
    Rating: Rosso
    Avvertimenti: Oneshot, Lemon, Yaoi
    Conteggio Parole: 1300 (Word)
    Note: Scritta per il mio claim Axis Power Hetalia: Serie Generale @ mezza_tabella

    { Caldo Estivo ~



    Lo spinse, dolce, contro il terreno iniziando a privarlo della pesante sciarpa color panna.
    “ Come tu faccia a portare questi indumenti con questo caldo per me è un mistero, aru.”, borbottò, sbottonando il giaccone.
    L’altro sorrise appena, agevolandogli i movimenti inarcandosi un poco.
    “ Mi piace farmeli togliere da te.”, rispose sincero con la sua naturale espressione innocente, allungandosi per potergli sciogliere i capelli che, liberi dall’elastico, caddero sulle spalle.
    Yao ridacchiò andando a posare un leggero bacio sul collo dell’amante, gli carezzò i fianchi con le mani, indugiando poi sull’orlo del maglione che, lento, sollevò scoprendo la liscia pelle del russo imperlata di sudore.
    Faceva caldo e loro, riparati sotto le fronde degli alberi, sfuggivano ai forti raggi solari che carezzavano la vallata cinese.
    Faceva veramente molto caldo e Cina era certo che di lì a poco la temperatura avrebbe raggiunto vette molto più alte.
    Le sue labbra si piegarono in un leggero sorrisetto, andando poi a posarle sul ventre di Russia.
    Lascivo, raccolse con la lingua ogni goccia di sudore, soffermandosi di tanto in tanto a donare piccoli morsi sulla pelle più sensibile, arrossandola.
    Ripagato dai mugugni di Ivan e dalle dita che si stringevano sui suoi capelli, Yao, continuò il suo cammino immaginario lambendo il petto, e mentre la serpentina lingua raggiungeva i capezzoli, le mani iniziarono ad armeggiare sui pantaloni.
    Giocherellò con i bottoni, liberandoli dalle asole.
    Curiose le dita oltrepassarono la barriera della stoffa tesa e, maliziose, iniziarono a stuzzicare l'erezione di Russia che sussultò gemendo compiaciuto.
    " Vai subito al dunque, Yao...", constatò con un sorriso, causando al cinese uno sbuffò divertito.
    " Mi fai sentire caldo se stai così vestito, aru. Prima ti spoglio meglio è, aru."
    Ne avrebbe sentito di più spogliandolo del tutto ma quelli erano solo piacevoli dettagli.
    " Anche tu sei troppo vestito...", rispose il biondo, carezzandogli il viso per scendere poi sul collo, scostando la leggera stoffa della tunica rossa che indossava.
    Cina si sollevò un poco per aiutarlo nella sua operazione e, mentre il russo slegava gli elaborati nodi dorati dell'abito, continuò con le mani a torturare i capezzoli rigidi e umidi di saliva.
    Non appena la tunica fu aperta, scrollò leggermente le spalle per farla scivolare per terra e si affrettò a sfilare, veloce, i pantaloni di Ivan, lasciandolo in boxer sotto di sé.
    Osservò quasi curioso quel corpo che ormai conosceva bene, soffermandosi affascinato dinnanzi ai giochi di luce che i lievi raggi di sole, che superavano la barriera delle fronde dell'albero, creavano su quella candida e morbida pelle.
    Non riuscì a non rabbrividire, scosso dall'eccitazione.
    " Ti piace quel che vedi?", domando divertito Russia.
    " Sì.", rispose sincero, piegandosi a baciarlo sulle labbra, stuzzicandole per qualche istante con la punta della lingua senza mai donargli un contatto più profondo. " Mi piace, aru.", sorrise.
    Ivan piego leggermente il capo per godersi appieno quell'espressione che tanto amava.
    Era così raro vedere Yao perdere la sua naturale calma per abbracciare una parte di sé sensuale e maliziosa. Parte che solo Russia poteva vedere e non avrebbe mai permesso a nessun'altro di farlo al posto suo.
    Aveva dato tutto sé stesso per conquistare Cina ma alla fine, non che gli dispiacesse, era stato lui a cadere vittima dell'amante.
    L'aveva attaccato alle sue regioni vitali, sconfiggendolo e mai una disfatta era stata tanto dolce.
    Giocherellò con i lunghi capelli di Yao, arricciandone una ciocca tra le dita, mentre gli altri gli solleticavano il petto seguendo le labbra del cinese che spaziavano sul suo petto.
    Russia era completamente di Cina, gli avrebbe permesso tutto.
    Era schiavo della sua sensualità e, decisamente: non gli dispiaceva.
    Allargò le gambe per farlo stare più comodo e gemette quando la mano di Yao si posò sulla sua erezione, muovendosi in lenti movimenti circolari.
    Con grande sforzo riuscì a tenere gli occhi aperti puntandogli, liquidi, sull'amante. Sguardo subito ricambiato.
    E faceva sempre più caldo in quel pomeriggio estivo.
    Ardenti
    le labbra carezzavano il suo petto lascive, infuocati gli occhi lo fissavano maliziosi e le brucianti mani gli donavano il piacere.
    E per Yao tutto quello era la più eccitante delle vittorie.
    Aveva sconfitto chi per anni l'aveva molestato, l'aveva piegato al suo volere e la cosa pareva non dispiacere a nessuno dei due.
    Avevano entrambi quello che volevano e in quell'istante l'unico loro desiderio era ardere insieme.
    Si sollevò, abbandonando per qualche istante il caldo corpo di Russia per poterlo privare dei boxer.
    Lo guardo in viso. Era bello vedere quell'indecifrabile volto arrossarsi e quegli occhi violacei diventare delle liquide pozze scure.
    Sorrise ancora, non riusciva a farne a meno, chinandosi sull'amante per donargli un luogo bacio mentre si slacciava i pantaloni liberando la sua erezione che, compressa dentro l'intimo, pulsava così tanto da fargli male.
    Si strinsero in un possessivo abbraccio e mugugnarono quando i loro membri si incontrarono.
    Prepotenti scosse attraversarono i corpi sudati e, all'incontro delle loro iridi, iniziarono a muoversi quasi con urgenza.
    Ivan allargò ulteriormente le gambe, piegando le ginocchia per accogliere a sé Yao che, con il viso arrossato, lo bacio ancora per soffocare il lamento del suo amante quando lo penetrò.
    Lento entrò in lui, lasciandosi inghiottire da quel calore tanto soffocante quanto piacevole. Strette le pareti di Russia si strinsero attorno a lui in spasmi lasciandolo quasi senza fiato.
    Gemette nascondendo il viso nell'incavo del collo di Ivan e restando immobile attese che il respiro di quest'ultimo si regolarizzasse prima di muoversi ancora.
    Alla prima spinta si levò un altro lamento e le mani di Russia si strinsero con forza attorno alle sue spalle.
    Si mosse una seconda volta, con più energia, soffocando contro la pelle dell’amante un mugugno allungando poi la mano sul membro di Ivan, iniziando a masturbarlo al ritmo delle successive spinte. E quando i lamenti divennero gemiti anche Cina permise ai suoi di unirsi a quelli del compagno.
    Roche grida inondarono il loro caldo rifugio, esplodendo poi in alti versi quando raggiunsero l’apice del loro piacere.
    Ed infine, incuranti di tutto, si strinsero in un possessivo abbraccio umido, lasciandosi andare ad un leggero sonno ristoratore soddisfatti.



    Senza parole e rosso in viso per l’imbarazzo distolse lo sguardo dallo schermo del pc.
    Deglutì sentendo però ancora uno strano groppo all’altezza della gola.
    Lento, si voltò verso Francio che sorrideva, sventolandosi con un ventaglio.
    Arthur sapeva che il francese era un dannato maniaco ma... arrivare a quel punto.
    Non se lo aspettava proprio.
    “ Ti è piaciuto quel che hai visto, Iggy~?”, domandò con tranquillità Francia.
    Tu sei malato.”, rispose Inghilterra con voce roca.
    Allons, non esageriamo. Avevo caldo e per passare il tempo...”
    “ E per passare il tempo tu... tu... tu fai queste cose?!”, gracchiò ancora Arthur.
    Sentiva ancor più caldo e non era solo per l’alta temperatura ma anche per quello che aveva combinato il compagno.
    “ No, solitamente faccio altro ma devo ammettere che è parecchio gratificante questo. Poi, sono stato parecchio bravo per essere la prima volta.”
    “ Se lo vengono a sapere ti ammazzeranno. Te ne rendi conto?”
    E avrebbero ammazzato anche lui.
    Non sapeva perché ma era certo che Cina e Russia l’avrebbero ucciso.
    Francis, per nulla preoccupato, giocherellò con una ciocca bionda sfuggita dal codino che aveva fatto per allontanare i capelli dal viso, continuando imperterrito a sventolarsi.
    “ Non ci vedo niente di male. Al mondo lo fanno in tanti. L’ho visto su internet.”
    Sono tuoi amici! E, soprattutto, sono pericolosi!”, era inutile farlo ragionare.
    Non avrebbe mai cancellato quella... quella... quella cosa.
    La loro fine era segnata.
    Iggy~...”, sospirò. “ Di che ti preoccupi?! È solo una fan fiction che cosa vuoi che succeda?! Tu es paranoïaque.”
    Forse era solo paranoico... ma quella dannata fan fiction poteva mettere entrambi nei guai.
    In serissimi guai e non voleva neanche pensarci.
     
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  2. Yao 'Chugoku' Wang
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    User deleted


    Stupenda. <3
     
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1 replies since 27/10/2009, 01:29   161 views
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